I cuscini magici

I cuscini magici
di Evghenios Trivizàs 
Illustrazioni di Noemi Vola 
Traduzione di Tiziana Cavasino 
Camelozampa ed. 

+8 anni in autonomia ma è anche un bellissimo libro per una lettura a voce alta già dai 6 anni. Font ad alta leggibilità. 72 pagine. 




Nel regno del malvagio Arraffone I sono vietati i divertimenti, le feste di compleanno, persino il singhiozzo. I suoi sudditi hanno perso anche la capacità di sognare e, con questa, la forza per ribellarsi. Solo il maestro Andonis e la sua classe potrebbero vincere il tiranno al suo stesso gioco... Una fiaba sul potere dei sogni e sulla libertà. 

***

Una bellissima fiaba, sorprendente, che ci parla dell'importanza dei sogni, un tema importante e molto utile per avviare una conversazione e conoscere i bambini con cui potremmo condividere questa lettura. Perché nonostante sia un libro perfetto per una lettura autonoma credo sia ancora più bello proporlo per una lettura condivisa a voce alta. Quali sono i sogni dei bambini? Quale le cose belle che vedono nel mondo? E i loro incubi?

Ma andiamo per gradi... 

Non posso parlarne senza spoilerare 😉 Da quando vado a leggere nelle scuole faccio fatica a leggere per il puro piacere di leggere e mentre proseguo nelle letture mi vengono in mente le cose che potrei condividere con i bambini e con i ragazzi. Con questo libro mi è successa una cosa bellissima. Mi sono immaginata a costruire cuscini con i bambini. Mi sono vista già a parlare di moltissime cose grazie a queste 72 pagine che contengono di tutto. Temi importanti come l'ambiente o la politica. Momenti di relax a immaginare pozioni magiche. Momenti per conoscere i bambini attraverso i loro sogni e i loro incubi, le loro paure. Mi sono immaginata disegni pazzeschi (como lo sono tutte le illustrazioni che accompagnano i libro). Da questo libro potrebbero nascere conversazioni importanti sia con bambini di 6 anni che con ragazzi di 15. E quindi è MAGICO. Di quelli che assolutamente non possono mancare nelle biblioteche scolastiche. 

Evghenios Trivizàs si dimostra un autore bambino, di quelli che sanno mettersi alla loro altezza per raccontare una storia non scontata. Importante. Perché questa è una fiaba profonda. Che parla della perdita dei sogni e con questi della speranza. Parla di autoritarismo, dominio, dittatura. Persino di sostenibilità. Con un linguaggio adatto ai bambini ma curato e ricercato (complimenti per la traduzione). In questo libro si narra la storia di un paese dove regna Arraffone, un re tiranno che vuole non solo comandare ma ricevere anche inchini e complimenti. Lui chiede di essere amato. 


"Un giorno Arraffone convocò nella sala del trono tre fedeli cortigiani: Attilio Martirio, l'aiutante di campo, Bulimio Cartuccia, il capo delle guardie, e Rettilio Richelieu, il capomago del palazzo. 
"Potete spiegarmi" domandò loro, "perchè i miei sudditi non mi amano? Ho emanato più di cinquanta leggi che stabiliscono che mi devono amare a più non posso, ma non vedo nessun risultato". 

A questo punto il mago di corte ha una idea fantastica. Creare dei cuscini che riempiranno le notte dei sudditi di incubi. Senza i sogni non potranno che vivere adattandosi a tutte le leggi che il loro re scrive e fa rispettare. Vi lascio scoprire le cose che il mago di palazzo mette nei cuscini. Incubi di ogni genere. 

E così la vita del regno continua. Il lavoro nelle miniere. La sospensione del riposo la domenica. La eliminazione dei parchi sostituiti con rete metalliche e fabbriche. Nessun divertimento. Nessun sogno. 

Finché un giorno, per caso, il maestro Andonis scopre il segreto dei cuscini e, insieme ai bambini della sua classe (chi altro se non i bambini potevano salvare il paesino? 💙 ) decidono di creare dei nuovi cuscini. Cuscini per sognare. Il materiale di cui dispongono è poco. Anche qui dovrete scoprire che cosa decidono di mettere nei cuscini. Di quanta bellezza siamo circondanti. Quanti bei ricordi cose piccole possono portarci alla mente. Con quel poco che hanno creano 2 cuscini. Solo 2. e inizieranno a raccontare i sogni. I sogni passeranno di bocca in bocca. E la speranza rinascerà. 

E il malvagio Arraffone I? Beh... dovrete leggere il libro! 😜

Mentre leggevo io mi immaginavo già i cuscini che i miei figli avrebbero creato. Non sarebbe un lavoro bellissimo da fare in classe? I cuscini dei sogni e i cuscini degli incubi? Non so a voi ma a me sembra che per conoscere i bambini questo potrebbe essere un inizio stupendo. una idea da proporre a tutte le maestre che fra pochi giorni accoglieranno i bambini in prima elementare. E non solo... 

Il nonno bugiardo

Il nonno bugiardo
di Alki Zei
illustrazioni di Andrea Artinori 
Traduzione di Tiziana Cavasino 
Camelozampa ed. 



Il tema nonni mi è rimasto nel cuore da quando è stato affrontato dai nostri gruppi di lettura. Il secondo nostro tema in assoluto. I nonni sono persone speciali che rimangono con noi per sempre. Ne avevo parlato qui. Era stata per me l'occasione di scoprire un capo saldo della letteratura per l'infanzia italiano: "Mio nonno era un ciliegio" di Angela Nanetti. 

Mi sono avvicinata a questo nonno bugiardo in punta di piedi perchè, diciamolo, l'emozioni leggendo il libro di Nanetti erano tante e la "paura" di cadere nei ricordi proprio nei giorni di natale era forte. Ma questo nonno mi ha travolta con le sue storie. Perché è un nonno attore, letteralmente, proprio in un momento della mia vita che vede il teatro protagonista, un teatro che attraverso un percorso con ragazzi delle medie è rientrato con forza a sconvolgere i miei pensieri, lo studio, le letture. Perché i libri, ormai lo so... ti scelgono! 


"Traoré non voleva diventare un attore, ma recitava a teatro per acquisire coscienza di sé nel lavoro e nella vita." 

Il nostro protagonista, Andonis, è un ragazzino in quella età difficile in cui sei ancora un bambino ma ti senti anche abbastanza grande, a volte. Passa i pomeriggi in compagnia del nonno perché il papà lavora fino a tardi e la mamma è spesso via a fare il suo importante lavoro da archeologa. Il nonno arriva sempre tardi e racconta sempre perché. Ma Andonis non crede una sola parola di tutte le storie che suo nonno racconta. Attraverso di esse conosciamo un nonno che ha vissuto in esilio, ha studiato per diventare attore, ha lavorato come trovarobe ed è stato prigioniero di guerra in Africa. Non parla mai della nonna. Ma ha mille pensieri per Margot, una donna conosciuta per un brevissimo tempo a Parigi. 

Andonis viaggerà a Parigi con il nonno e conoscerà i suoi allievi attori. Imparerà a edere suo nonno attraverso gli occhi degli altri. Riceverà aiuti e consigli da un nonno aperto e accogliente. Andrà con lui a Kos per conoscere la nipote di Margot. 

Attraverso tutte queste "avventure" Alki Zen affronta temi importanti come il razzismo e l'accoglienza, l'amicizia e l'amore, il rispetto, il coraggio, la verità e la morte. In molti casi proponendo due visioni diverse a questi temi come nel caso dell'immigrazioni in cui vediamo un nonno emigrato e accolto a Parigi durante la guerra e i compagni di Ardonis, arrivati in Grecia come rifugiati ma rifiutati da un mondo adulto che non accetta che i bambini possano creare le proprie amicizie.


" "E questo povero bambino, che viene a scuola dopo la notte insonne, quei signori dei tuoi compagni di classe non lo vogliono" s'infuriò il nonno.

"Non è colpa loro... sono i genitori che gli permettono di frequentalo" protestò Andonis.
Apriti cielo e fai calmare il nonno adesso! Si mise a camminare su e giù -come faceva spesso quando leggeva le scene dell'Amleto ad Andonis- e a parlare di ingiustizie, di odio e xenofobia e a dire che tutte le persone sulla terra hanno gli stessi diritti e "Tu non puoi, signore Pinco Pallino, impedire a tuo figlio di parlare con un bambino che ha sonno, solo perché tuo figlio può dormire bello tranquillo nel lettino della sua cameretta..." "

Come genitore, perchè i libri arrivano, come dicevamo, nei momenti giusti, mi ha molto colpita la critica importante che l'autrice fa ai genitori di oggi, assenti dalla vita dei figli per colpa del lavoro. Critica lieve nelle parole e nei pensieri di Andonis che pur soffrendone trae, come ogni bambino sa fare, la infinita bellezza dei momenti passati insieme. Ma forte come un pugno nello stomaco se a leggere è un genitore, anche se presente. Perché siamo stati anche bambini che soffrivano assenze. 

Camelozampa riporta in Italia una grande autrice per ragazzi. E lo fa con una edizione curata in un libro che usa un carattere ad alta leggibilità (Easyreading font). Vi consiglio di leggere "LETTORI OGGI, CITTADINI DOMANI" per sapere di più su Camelozampa e su il loro lavoro inestimabile a favore della letteratura per ragazzi in Italia. 

Buone letture!

Ana

Librar Villafranca

Questo weekend a Villafranca di Verona abbiamo partecipato a Librar Villafranca, un Festival letterario che per 3 giorni dedica alla lettura dei tempi e degli spazi a lungo desiderati nella nostra città. 


L'immagine può contenere: cielo, nuvola e testo

Siamo fiere ed orgogliose di aver partecipato, nel nostro piccolo, donando la nostra voce e portando i nostri libri ai bambini. Ci auguriamo, anzi, sappiamo, che è solo l'inizio di una lunga avventura con protagonisti proprio loro: i nostri bambini con un libro tra le mani. 

Leggere a voce alta per i bambini è un privilegio. Stare con i bambini è un onore. Vedere i loro visi illuminati davanti a un libro è un dono. Un dono che arriva attraverso le meravigliose pagine degli albi illustrati. Attraverso immagini e parole. attraverso il loro dialogo. Lo stupore, il più delle volte, è il nostro. Stupore di fronte alle loro risposte, alle loro inimmaginabili e inaspettate coccole. La magia che vediamo riflessa anche nei volti di chi si siede dietro, non per terra ma sulle sedie. Le mamme e i papà, le nonne e i nonni, le maestre che ascoltando le storie e, vedendo i loro bambini, tornano un po' bambini anche loro. 

Non sempre succede, ma ieri questa magia era dappertutto. Nella polverina magica che Stefania ha donato a piccoli e grandi. Nella voce di Katia, costretta suo malgrado a cantare per colpa di (o dovrei dire grazie a?) un libro. Nello stretching di Luisa che, nonostante il piano perfetto non è riuscita a prendere l'uccellino.... (ma SHH! Non diteglielo. Ha ancora un piano per degli scoiattoli, mi sembra.) Nei piedini di Vicky che coccolavano Stefania mentre leggeva. Nell'astronauta urlato a gran voce dalle sedie nella lettura di "Telefono senza fili". Nel gioco improvvisato del telefono senza fili, appunto... perché loro lo hanno chiesto e noi abbiamo giocato. Nell'urlare sempre più forte "caccapupù!" e si! Finalmente posso dire cacca senza vergogna!!! Eppure fare una pernacchia. Nel russare di Tina, egregiamente letto da Lucia (si, mia figlia, ma è stata così brava che lo posso anche scrivere. Facciamo scintille come copia lettrice e ne vado immensamente fiera!). Nella foto delle scarpe che pazienti aspettano i loro padroni lettori (grazie Irene per ala meravigliosa foto). Nelle risate, nelle corse, nelle canzoni, negli indovinelli. Nel tempo lento e disteso per voi che a fine lettura avete guardato i vostri libri con calma, senza che nessuno vi dicesse che era tardi e bisognava andare. E avete chiesto... quando ci vediamo ancora?! Nel tempo per i grandi di fare due chiacchiere sui libri e sulla lettura e sulla vita...

Perché leggere è bello. Leggere è divertente. Leggere ci fa scoprire mondi. Ci serve. Ci illumina. Ci da la carica. 

E di questo siamo grate. A presto! 
Luisa, Katia, Stefania, Ana e Lucia. 

Vogliamo ringraziare l'Amministrazione Comunale per la fiducia e per il grande lavoro che in poco tempo hanno fatto per portare questa manifestazione a Villafranca. In particolare un grazie di cuore a Claudia Barbera, Luca Zamperini e Anna Lisa Tiberio per credere nel potere dei libri e dei bambini. 

L'immagine può contenere: una o più persone e spazio al chiuso

LIA Treviso




Il gruppo di lettura LIA di Treviso si è formato a giugno 2017 e si incontra ogni quarto giovedì del mese nella nuovissima sede della BRaT- Biblioteca dei Ragazzi di Treviso in orario da aperitivo, dalle 18:00 alle 19:30. Formato da bibliotecari, semplici curiosi, lettori volontari, educatrici e insegnanti, il gruppo nasce per riunire intorno a un tavolo i tanti appassionati che ruotano attorno alla biblioteca, ma anche per creare un momento di approfondimento, riflessione e confronto molto informale sulla letteratura per l’infanzia, con un occhio di riguardo per la produzione editoriale dedicata alla fascia 0-12 anni e una predilezione per gli albi illustrati. Gli incontri sono conviviali e la partecipazione è aperta a tutti. Non serve prenotare, ma se avvisate le bibliotecarie della vostra partecipazione è meglio. 
Venite a curiosare, vi aspettiamo!

Le vostre guide: Mafalda e Fiamma




Alcuni dei temi trattati







Contatti:
Biblioteca dei Ragazzi di Treviso “E. Demattè”
Piazza Rinaldi 1/ B Treviso
brat@bibliotecatreviso.it
tel. 0422658993

Legge insieme a noi... Antonio Ferrara

Antonio Ferrara non ha bisogno di presentazioni. Uno scrittore per ragazzi che fa, come dice sempre lui, educazione sentimentale attraverso la letteratura per l’infanzia. I suoi libri portano i ragazzi al centro dell’attenzione e trattano temi non facili. Nella sua biografia sottolinea sempre il suo lavoro in una comunità per minori. 


Quanto di te e di quei 7 anni di lavoro in comunità sono incisi nei tuoi libri?
Praticamente tutto. In quel periodo facevo soltanto l’illustratore, ma il contatto con ragazzi dalle storie complicate mi ha spinto a provare a raccontarle.


Foto di Marianna Cappelli 
Uno stile particolare, racconti in prima persona e capitoli corti, veloci. Ci racconti il perché di questa scelta?
L’idea è di rendere la voce verosimile, credibile, “autentica”. Il linguaggio è una sorta di “parlato-scritto”, dal ritmo sincopato, secco e poi improvvisamente tumultuoso. Il risultato dovrebbe suonare antiletterario, puro.

L’ultimo arrivato, “Vivavoce” inaugura una nuova collana: Einaudi ragazzi di oggi. Il protagonista, Lucio, lascia la scuola ma non i libri, diventando un lettore volontario. Come sono i ragazzi di oggi? E come vedi i ragazzi a scuola?

VIVAVOCE

VIVAVOCE
Antonio Ferrara
Einaudi ragazzi di oggi



"La prof andò avanti a dire che io ero proprio quello giusto per farle sentire ancora la voce nascosta dentro i libri"
Da oggi in libreria VIVAVOCE, il nuovo libro di Antonio Ferrara che inaugura la nuova collana "Einaudi Ragazzi di oggi". 

Una scelta importante come primo titolo per una collana per ragazzi che Einaudi decide di dedicare all'importanza della lettura a voce alta. Quel tipo di lettura che può aiutare a guarire. Da lettrice a voce alta mi sono sentita subito vicina a Lucio, il protagonista della nostra storia. Ma andiamo un passo alla volta...

La trama: Lucio, il ragazzo protagonista di questa storia, ci accoglie in prima persona raccontando del suo lavoro di apprendista in una fabbrica di occhiali. Ha lasciato la scuola.

La maestra è un capitano

La maestra è un capitano 
Antonio Ferrara 
illustrazioni Anna Laura Cantone
ED. Coccole books


"non ce la faccio più. Davvero. 

Stamattina mi mancano le forze. 
Stamattina non li sopporto proprio. 
Li guardo scatenarsi e non dico più niente, 
non ho neppure un filo di voce, stamattina" 

25 agosto 2015. Mancano 22 giorni all'inizio della scuola. 22 giorni. 2 giorni fa ho letto "La maestra è un capitano", un libro che inizia con la frase che leggete sopra. I pensieri di una maestra di quinta elementare. Peccato che quella frase, oggi, potrei dirla io tranquillamente, una mamma che da 2 mesi

Il gran sole di Hiroshima

Il gran sole di Hiroshima
Karl Bruckner
ill. Carlo Molinari
traduzione di Maria Minelloro
Giunti





Non l'avevo mai letto. Si può succedere anche ai migliori di lasciare per la strada uno di quei libri considerati un must. In realtà non ne avevo mai sentito parlare e una premessa è quindi necessaria. La Second Guerra Mondiale non era un tema così sentito in Spagna quando io stavo diventando una forte lettrice. Non se ne parlava proprio. Ricordo che della Shoah sono diventata consapevole soltanto dopo aver visto "La lista di Schindler". Sono sempre stata appassionata di cinema bellico, una passione trasmessa da mio padre. Ma ho iniziato a leggere tanti libri, per ragazzi e non, sul tema quando ho visto per la prima volta il vagone che a gennaio posizionano in Piazza Bra a Verona. Perché la verità mi ha colpita in faccia e sentivo il bisogno di sapere. "Se questo è un uomo" non l'ho ancora finito. Vado piano...

Il gran sole di Hiroscima è arrivato alle mie mani per caso. Un giorno, tra una lezione e l'altra, ho fatto una pausa nella biblioteca della scuola. E ho visto il titolo. Ho iniziato a leggere subito. Nell'ora successiva avevo un incontro di lettura, il primo dell'anno, con una classe seconda. Ho chiesto il titolo del loro libro preferito. L'ho chiesto anche alla maestra che, con mia grande sorpresa, ha nominato proprio "Il gran sole di Hiroscima" come libro che l'era rimasto nel cuore. 

A distanza di mesi l'ho finalmente preso di nuovo in mano e l'ho letto. Nella foto la copertina del libro preso in biblioteca. Oggi c'è una nuova edizione che, mi auguro, abbia una migliore traduzione. E, meno male, non è più consigliato per la scuola elementare ma per le medie. A mio avviso, per i bambini di oggi, leggere questo testo alle elementari sarebbe prematuro. Pochi i lettori che conosco a cui potrei consigliarlo prima dei 10 anni. E su questo dobbiamo sicuramente porci della domande. 
- Perché ci risulta così difficile parlare di certi temi con i bambini, anche piccoli?
- A che età devono scoprire cosa fu la Seconda Guerra Mondiale? Gli orrori di cui gli essere umani siamo capaci?

"Cos'altro ci resta se non la poesia dei grandi uomini, dopo aver visto che tutto ciò che aveva un valore, in questa guerra è stato calpestato e gettato nel fango? Se trono a casa potrò convincermi nuovamente di non essere una bestia selvaggia ma un uomo, solo quando sarò seduto in un teatro e, attraverso degli attori, un poeta mi parlerà. Capitemi bene: uno dei pochi eletti che possa convincermi che l'uomo è una creatura di Dio e non del diavolo." 

Veniamo al libro.

C'è un prima e un dopo. E due visioni diverse del prima e del dopo. Quella dei vincitori e quella dei vinti. All'inizio troviamo la descrizioni della situazione della seconda guerra mondiale prima del lancio della bomba. Un po' come la mappa che i generali hanno sul tavolo. Questa può risultare un po' noiosa ed è, sicuramente, didascalica, seppur un minimo di introduzione storica fosse necessaria. Per questo motivo, forse, consigliere di leggere "Il gran sole di Hiroscima" dopo aver studiato il periodo storico. E' molto importante capire a che punto era arrivata la Guerra per poter anche minimamente immaginare le motivazioni che portarono al lancio della bomba atomica. 

Il libro racconta 2 storie.

- da una parte la vita nella città di Hiroscima prima e dopo la "grande folgore". L'autore ci presenta vari personaggi, civili e militari, con i loro pensieri e le loro vite. Protagonisti del libro sono i 2 fratelli: Scigheo,10 anni, un bambino responsabile che vada alla sua sorellina Sadako, di 4 mentre la mamma lavora. Il babbo è un soldato. L'autore ci descrive un'immagine del Giappone che rimane impressa. Una cultura totalmente diversa dalla nostra. Vivere durante la Guerra con la speranza che presto finirà. Per poi vivere o morire dopo la caduta della bomba atomica. E questa la parte più importante di questo libro. Racconta la speranza, la difficoltà, la risalita. E fa riflettere anche noi adulti che vediamo (almeno per me era così) quel fungo in una immagine e pensiamo che tutto sia finito lì. Tanti morti. Non ci fermiamo, credo per proteggere noi stessi, a pensare al dopo. A come si possa sopravvivere dopo un evento così, se.... si sopravvive. 

- l'altra faccia della moneta sono gli americani. Anche in questo caso prima e dopo la bomba. Prima ci presentano i militari e ci rendono partecipi dell'ignoranza con cui la missione fu portata a termine. Come nemmeno l'equipaggio si aspettasse un evento così devastante. Gli alleati tornano alla fine del libro, nei panni del personale medico dell'ospedale. Arrivati per aiutare il Giappone ad affrontare le malattie che continuano a presentarsi a distanza di anni si trovano ad affrontare un modo di vivere la malattia e la morte che spiazza. Un confronto tra scienza e credo che potrebbe portare a interessantissimi confronti. 


"Il signor Sasaki, irritato dalla reazione di Yasuko, fece un ceno al figlio.
- Vieni qui! Dimmi, che cosa faresti, tu... Supponi che ci sia la guerra. Tu sei un soldato... no, sei un aviatore. Ti viene ordinato di sganciare una bomba su una città nemica.

Scigheo non capì. Lui era tanto preoccupato per Sadako e suo padre parlava di guerra e di lancio di bombe. Ora anche la mamma insisteva. 
- Di' che cosa faresti Scigheo. Tu lo sai com'è orribile la guerra, l'hai provata. 
- Se io.... fossi un aviatore? - balbettò Scigheo. - Non so che cosa... Sì... credo che dovrei obbedire. Ma...
- Hai sentito, Yasuko? - lo interruppe il signor Sasaki, infervorato. - Obbedirebbe, perché sa che un soldato viene fucilato se non esegue un ordine. 
- Non l'hai lasciato finire - ribatté Yasuko. E a suo figlio ordinò: - Continua. Hai detto "ma"... Dunque non saresti proprio deciso a gettare una bomba.
- No, mamma, io... rivedrei davanti ai miei occhi Hiroscima distrutta, e tutti quei morti, e quelli con i vestiti in fiamme... Io... no! Non potrei farlo! - Il suo sguardo si smarrì. Mormorò, in un soffio: - Preferirei farmi fucilare. Sì, sì, meglio morire che diventare un assassino di innocenti. 
Il signor Sasaki, colpito, si mosse un labbro. Yasuko accarezzò il figlio con lo sguardo. 
- Tu sei un eroe. Un eroe molto più grande del soldato coraggioso. Le tue parole mi rendono felice."

E', indubbiamente, un libro da leggere e far leggere. Il libro parla di moltissime cose ed è necessario poi, a mio avviso, approfondirle. Magari una alla volta. 
- Vivere in tempo di guerra.
- L'echipaggio e la sua vita dopo la bomba. 
- Hiroscima dopo la bomba.
Sia che venga proposto in classe che in una lettura autonoma, se prima dei 15 anni, va mediato. 

Zenit del libro è "il secondo", la descrizione del momento in cui esplode la bomba. Due pagine perfette. Lette a voce alta ti spezzano, davvero. 

Questo libro va aldilà della storia dei 2 fratelli e racconta molto di più. Racconta la vita e la morte. L'onore. La paura. L'orrore. L'amore. L'impotenza. E la speranza.

Bibliografia ragionata 24 - 36 mesi

A questa età sono adatte le storie più articolate e lunghe. Animali ed storie interattive. Libri che pongono domande. I primi silent book per Osservare immagini. Essere pronti a leggere mille volte lo stesso libro. Insegnare a rispettare i libri, a non romperlo o straparlo, a trattarlo con cura e a non colorare sui libri offrendo carta e matite quando necessario. A questa età i bambini sono attratti da libri che illustrano il mondo con semplicità e chiarezza e dalle storie che introducono elementi emotivi (paura, amicizia, amore). Amano le storie con la stessa struttura che si ripete (ad esempio il lupo che soffia e soffia dei 3 porcellini). Adorano i testi in rima.


Storie con animali

1. A caccia dell’Orso di Michael Rosen e Helen Oxenbury (ed. Mondadori)
2. Orso Buco d Nicola Grossi (ed. Minibombo)
3. Ecco un uovo di Cedric Ramadier e Vincent Bourgeau (ed. Babalibri)
4. La cosa più importante di Antonella Abbatiello (ed. Fatatrac)
5. Oh-oh! di Chris Haughton (ed. Lapis)


Bibliografia ragionata 18 - 24 mesi


A questa età sono adatte le prime storie, costruite in modo molto semplice. Storie che raccontano momenti quotidiani che anche i bambini vivono e nei quali possono rispecchiarsi. Storie i cui protagonisti sono bambini o animali antropomorfizzati. Sono molto utili per mantenere l’attenzione i libri con i buchi, con le alette e con parti mobili che nascondono parte del libro e seguono il gioco del “bubu - setete”. Continuare anche con i libri tattili. Tenere conto dei libri “seriali” con storie diverse ma lo stesso protagonista già conosciuto dai bambini.


Prime storie “storiche”

Spotty

"Quando, ormai oltre trent'anni fa, ho creato 'Dov'è Spotty?', non pensavo alla
pubblicazione; era solo un passatempo divertente inventato come lettura della
buonanotte per mio figlio. Una storia semplice, a tema 'nascondino', ma con colpi di scena. Il divertimento stava tutto nell'idea delle alette, che invogliava Chris ad avere una parte attiva nella ricerca di Spotty. Quello che si nascondeva sotto le alette era una sorpresa assolutamente eccentrica e di inaspettato impatto visivo. Non c'erano limiti! Un pianoforte rosa? Certo! Una pendola barocca? Perché no? Creare questo libro fu un vero divertimento e spero che anche voi lettori possiate divertirvi altrettanto. Buona lettura!" (E. Hill, creatore di Spotty)

Bibliografia ragionata 0 - 18 mesi


Nei primi mesi vanno presentanti soprattutto libri che ritraggono la realtà come il bambino la conosce; libri fotografici con elementi che vedono ogni giorno. Piano piano si passerà ai libri con illustrazioni del mondo reale. Il terzo passo sarà cominciare a proporre libri con fotografie e illustrazioni per ampliare il loro immaginario, quindi con elementi del mondo reale ma che loro non conoscono, che non sono oggetti di ogni giorno, come ad esempio gli animali selvaggi. Per ultimo inizieremo a far crescere la fantasia con gli albi illustrati.

Libri con ninne nanne e filastrocche

1. Ninna nanna ninna mamma di Antonella Abbatiello – ed. Fatatrac
2. Mammalingua. Ventuno filastrocche per neonati e per la voce delle mamme -
Bruno Tognolini e Pia Valentinis - Il Castoro
3. Dieci dita alle mani, dieci dita ai piedini di Mem Fox. Illustrazioni: Helen
Oxenbury Traduzione: P. Floridi – ed. Il Castoro
4. Un nido di filastrocche - di Janna Carioli Illustrazioni: R. Lo Piano – ed. Sinnos

 

Lo sviluppo dei bambini e il loro agire con i libri 24 - 36 mesi

Sviluppo del bambino da 24 a 36 mesi

· Impara a rispettare le regole e ad aspettare il proprio turno
· Comincia a fare frasi di senso compiuto con 2 – 3 parole alla volta.
· Il suo mondo sociale è molto più ricco. Inizia ad avere i primi amici.
· Conosce il mondo intorno a se e ha voglia di imparare.
· Impone i suoi desideri


Lo sviluppo dei bambini e il loro agire con i libri 18 - 24 mesi

Sviluppo del bambino e il suo rapporto con i libri da 0 a 18 mesi

Sviluppo del bambino


- La vista: le prime immagini che il bambino vede sono:

  • in bianco e nero
  • caratterizzate da forti contrasti
  • forme geometriche

La grammatica è una canzone dolce

La grammatica è una canzone dolce
Erik Orsenna con illustrazioni di Fabian Negrin 
Traduzione Francesco Bruno
Salani ed.




Incuriosita dal titolo ho presso questo libro in biblioteca. Il volume è stato un grande successo editoriale in Francia e per otto mesi è stato in testa alle classifiche dei libri più venduti per adulti. Per adulti appunto. 

Si tratta di un libro che, attraverso una bella storia, cerca di avvicinare i ragazzi alla grammatica, di far capire quanto essa possa essere bella e divertente. Donna un "anima" ad ogni parola. Le parole diventano vive, hanno sentimenti, si sposano, litigano... e vivono in un paese tutto loro. 

Cicero

Cicero 
Antonio Ferrara
Illustrazioni di Paolo Domeniconi 
Coccole books


Una delle mie letture di questa settimana passata al mare è stato Cicero, un bambino che rimarrà con me per un po. Tornare a leggere dopo un periodo di blocco è stato bello. Avere voglia di dimenticare il mondo tra le pagine di un libro. Alzarmi presto, mentre tutti dormono e andare in spiaggia a leggere, da sola. Me, il rumore delle onde e il mio libro. 

Quando ho finito Cicero, il mio commento a caldo parlando con mio marito è stato: "un libro che non ti racconta niente di speciale ma ti racconta il mondo". E lui ha risposto "wow". Ed effettivamente è così. WOW. Perché Cicero racconta l'infanzia. I ricordi di un bambino. L'amore per un luogo, per un giardino e un albero. L'odore (e il sapore!) di un'arancia appena raccolta. Il suono e il colore del mare. Un'amica speciale che nuota vicino finché non deve partire. La vita. La morte. Le persone. La diversità. La tristezza e l'allegria. I libri. 

Racconta di un bambino che deve crescere in fretta. Che farà un viaggio. Ma che lascerà parte del suo cuore nella terra che lascia, negli amici, nell'amore: il primo amore. Una storia dolce e amara. Un racconto corto, che però non ti lascia. 

Antonio Ferrara è una garanzia. 

Le illustrazioni sono bellissime, a colori, anche a doppia pagina. Edizione davvero bella. Era sul comodino da ormai troppo tempo. 

Chi siamo e come diventare GUIDA LIA


Che cos’ è LIA?
Leggere insieme…ancora! (LIA) è un’associazione di promozione sociale che si occupa di promozione della letteratura per l’infanzia attraverso momenti di condivisione on line e dal vivo. Si approfondisce ogni mese un tema che viene scelto all'interno del gruppo Facebook.

Che cos'è un gruppo di lettura mensile?
Per parlare del tema del mese dal vivo si può creare un gruppo di lettura per adulti che si incontrerà per leggere, commentare, approfondire e raccontare. Ciascun partecipante può portare il suo o i suoi libri del cuore e parlarne con gli altri membri.

Chi è una guida?
La guida è la persona che conduce gli incontri.

Che cosa fa?
Prima dell’incontro:
Definisce assieme ai membri del proprio gruppo data, ora e luogo dell’incontro.
Assieme ai membri del gruppo si occupa di pubblicizzare l’evento.
Si prepara su qualche curiosità o approfondimento per avviare la discussione all'incontro.

Durante l’incontro:
Presenta l’associazione e da evidenza dei progetti che si stanno attuando.
Conduce la riunione portando esperienze, spunti o curiosità inerenti il tema del mese.
Si assicura che tutti abbiano il tempo per parlare e per confrontarsi.
Prende nota dei titoli di cui si è parlato nell'incontro.

Dopo l’incontro:
Fa un breve riassunto di quanto emerso durante l’incontro da postare nel gruppo Facebook (non è necessario un articolo complesso basta un elenco di aspetti trattati) possibilmente corredato da alcune foto.

C’è a disposizione materiale per pubblicizzare gli incontri?
Gli amministratori del gruppo apriranno nella pagina Facebook Leggere insieme…ancora! un evento pubblico che potrà essere condiviso e una locandina stampabile.

Per diventare guida è necessario associarsi?
No è obbligatorio, ma è necessario condividere gli obiettivi e le finalità dell’associazione. 

Sono una libraia o un libraio, posso creare un gruppo nella mia libreria?
Sì, ricordando che il gruppo non appartiene alla libreria e che potrebbe decidere di incontrarsi anche altrove. Ci sono gruppi, in alcune città, che si incontrano a rotazione in varie librerie, biblioteche o altri spazi.

Si paga per partecipare agli incontri?
No, non è possibile chiedere nessun compenso (nemmeno sotto forma di acquisto obbligatorio) e non è possibile incontrarsi in una sede che chieda rimborso spese o pagamento di un affitto.

Incontro sui sogni a Verona

I nostri gruppi - I nostri temi

“Questa è la parte più bella di tutta la letteratura: scoprire che i tuoi desideri sono desideri universali, che non sei solo o isolato da nessuno. Tu appartieni”.
(Francis Scott Fitzgerald)

Gruppi di lettura dedicati alla letteratura per l'infanzia sono attivi in tutta Italia.


Immagina tratta da Mappe 

Dalla sua nascita "Leggere insieme... ancora!" ha aiutato a creare più di 50 gruppi di lettura in tutta Italia e non solo. Molti quelli che poi sono naturalmente cresciuti e hanno presso la loro strada, indipendentemente dal nostro tema mensile. Cosa che ci auguriamo possa accadere al vostro gruppo. Perché crescere, diventare grandi, è anche questo, lasciare "casa" per crearsi una vita propria. 

Se volete conoscere un gruppo di lettura vicino a voi basta chiedere, noi vi indirizzeremo a quello più vicino a voi. E se non lo troviamo.... vi aiuteremo a partire! 

I gruppi LIA che continuano insieme il cammino sono
Se vuoi diventare una guida LIA e creare un tuo gruppo di lettura puoi iscriverti al gruppo FB o contattarci scrivendo a info@leggereinsiemeancora.it



I temi che ci accompagnano ogni mesi sono percorsi. La parola percorso richiude in sé tutto quello che vogliamo che ogni gruppo diventi. 
- Il percorso che faremo fino a trovarci tutti insieme, 
- gli ostacoli che affronteremo per trovare "Il libro" più adatto alla nostra riunione mensile, 
- l'interpretazione dei libri scelti 




Ogni mese un percorso ci accompagna. E ci fa crescere. INSIEME. 

Ci incontriamo ogni mese da settembre a giugno e riposiamo a luglio e agosto (qualche volta anche a dicembre)

2014
Lupi
Nonni

Silent books

2015
Emozioni
Arte
Alberi
Diversità
Cibo
Mare
Amicizia
Sogni
Draghi
Ironia

2016 
Viaggio
Casa
Notte 
Colori
Bambini e bambine coraggiosi/e
Libri sui libri (libri nei libri)
Musica
Silenzio
Lentezza
Natale

2017
Orsi
Diventare grandi
Famiglia
(Sor)ridere
Poesia e filastrocche
All'aria aperta
Animali fantastici
Paura
Cappuccetti
Tabù

2018
il libro del cuore
Hansel e Gretel 
approfondimento su autori per ragazzi 
streghe 
i libri spensierati per l'estate! 




Prossimamente i temi di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2018. 
Se avete idee su possibili temi scriveteci! 

Ero cattivo

Ero cattivoAntonio Ferrara San Paolo ed. collana "Nuvole"
"Sempre a pensare ai libri. Sono proprio gente priva di idee, gli insegnanti. Quella di italiano mi faceva le domande e poi si dimenticava di ascoltare le risposte. Come va a casa Angelo? Tuo padre ha trovato lavoro? E prima che riuscissi a mettere insieme due parole diceva:
- Ragazzi, aprite a pagina 29 che non abbiamo tempo da perdere.
A volte avrei voluto che nei libri si potesse davvero imparare qualcosa. Qualcosa di vero. Qualcosa per aiutarti a parlare con le altre persone. Ma i libri erano uno schifo, non servivano a niente."


Angelo è un ragazzo cattivo. Lui pensa di essere cattivo. Ne è convinto. Da ragazzo cattivo si comporta ogni giorno

80 miglia

80 miglia
Antonio Ferrara
Einaudi Ragazzi

"George mi guardò tutto serio, si lisciò i baffi e disse che non era un bugiardo, Joe. Disse che la Union Pacific assoldava i cacciatori per cacciare i bufali con cui sfamare gli operai della ferrovia, e assoldava quelli come Joe, che sapevano parlare, per dar da mangiare sogni agli operai e ai coloni. E disse che i sogni ci volevano, per fare le cose, perché senza sogni non fabbricavi niente." 




Un bambino nell'America del "far west", un treno che deve avanzare per unire mare con mare, un raccontastorie, gli indiani, i buffali, i coloni e gli operai del treno. E persino Buffalo Bill che fa capolino in questa avvincente storia.  

Billy è un ragazzo che aiuta i suoi nelle faccende della fattoria. Si alza all'alba, munge le mucche, da da mangiare agli animali, bada ai cavalli. Ma da quando il treno è arrivato in città Billy non può fare a meno di andare al Saloon a sentire parlare Joe. Joe, che racconta le meraviglie che si trovano 80 miglia a Ovest. Affascinato dalla potenza della nera locomotiva, la mattina della partenza del treno, Billy decide di scappare di casa di andare anche lui a Ovest. 

Inizia così la sua avventura come "operaio" delle Union Pacific. Tra il lavoro, le storie di Joe e la scoperta dell'amicizia e l'amore. Tra le righe parliamo anche di rispetto e accoglienza e impariamo non poca storia sulla verità della lotta dei "nativi americani". 

"(...) disse che Coda Macchiata gli aveva detto che gli indiani avrebbero accettato l'offerta del Grande Capo di Washington di comprare la loro terra, perché sapevano che altrimenti i bianchi potevano venire a prendersela coi fucili. Solo che Coda Macchiata non capiva come potevano, i bianchi, comprare o vendere il cielo, l'erba o il colore della terra, che non erano di nessuno ed erano sacri per tutti." 

Billy si chiederà se sia giusto uccidere gli indiani, se sono stati loro oppure i bianchi ad iniziare la guerra. Imparerà cosa è la speranza e crescerà consapevole che per raggiungere i propri sogni bisogna, a volte, abbandonare altri. 

"Mi venne da pensare che era così, la vita, un posto dove, per fare quello che ti piaceva fare, dovevi sempre combattere e non te ne potevi stare mai tranquillo."  

Alla fine del libro troviamo un piccolo testo che spiega la vera storia degli indiani, molto interessante, con link utili per approfondire la loro storia. Ho imparato anch'io cose che non sapevo e di questo, come sempre, sono grata ai LIBRI e a chi gli fa. 

Ana