Pie(T)ro: un papà lettore che ci ha conquistate!


Presentiamoci!

Nome e cognome, e se lo hai, soprannome
Piero Guglielmino. Da quando ho aggiunto su Facebook una T (maiuscola) al nome, molti mi chiamano Pietro. Per me quella T è molto importante perché mi ricorda mio nonno, il puparo Don Pietro Milazzo. E poi sono Bakò, quando faccio il dj ma questa è tutta un’altra storia…

Città natale e città dove vivi
Sono nato a Catania. Ora vivo in Croazia, nella campagna istriana, in una piccola contrada dove viviamo in due famiglie. Non ci sono città intorno…

Città ideale
Ho un bel ricordo di Budapest, dove ho conosciuto mia moglie. Una città ideale non credo che esista ma ci sono dei luoghi che sono ideali. Il mio è la mia famiglia, una città in continuo cambiamento.




Età vera ed età che senti
37 anni il 30 marzo. Il mio corpo mi dice che ne ho 50, la testa pensa ai solidi 40, il cuore suggerisce 16 mesi, come mio figlio.

Famiglia in ordine cronologico
Mia moglie Saša, io e il nostro bambino, Luka, di 16 mesi.

Segno zodiacale
Ariete

Colore preferito
Blu/azzurro: il colore del mare e degli occhi di mio figlio

Numero fortunato
Ogni nuovo anno che vivo con mia moglie. Quest’anno sarebbe 9 il numero fortunato…

Piatto preferito
La mia pasta con le sarde, uno dei pochi piatti che mi piace fare (un siciliano all’estero che non cucina, lo so, è una vergogna…) E le minestre di Saša, dove c’è tutto quello di cui hai bisogno.

La scelta che ti ha cambiato la vita
Quando ho lasciato la Sicilia. Ma non so se potessi realmente scegliere in quel caso. Cercavo l’amore, l’ho trovato a Budapest ma viveva in Slovenia. Io l’ho seguito! La seconda scelta che ha totalmente cambiato il mio presente ma soprattutto il futuro è l’aver comprato casa in campagna, in Croazia, e aver deciso di “imbastardire” ancora di più le radici della mia famiglia. 




L'ultimo acquisto compulsivo
Fatta dal gruppo LIA questa è sicuramente una domanda retorica. Libri, ovviamente, libri per mio figlio. Ultimi acquisti, due classici contemporanei: “A caccia dell’orso” e “Re Valdo e il drago”

L'ultima bugia detta
Prima di iniziare questa intervista ho detto a mia moglie che avrei studiato…

E ora dicci di te!
Sono un papà siciliano con due sogni: diventare un maestro di campagna e aiutare mio figlio ad essere (sentirsi almeno) un uomo libero.

Il primo libro che ricordi
Ho scarsa memoria della mia infanzia, un grande buco nero… Ok, ci provo… L’enciclopedia per ragazzi I Quindici.

Ultimo libro letto
Sono tre, uno dopo l’altro: La casa sull’altura, Il racconto del lombrico e Il cacciatore, tre intensi racconti in versi del poeta siciliano Nino De Vita, pubblicati da Orecchio Acerbo. 

Incendio! Scegli un oggetto e un libro da salvare.
Prendo la Grammatica della fantasia di Rodari e la mia macchina fotografica.

Il personaggio letterario che più ti somiglia
Sono tanti… Pinocchio per la sua irrequietezza, il dottor Jekyll e il signor Hyde per l’impossibilità di stabilire un’unica identità, Leopardi per la sua sensibilità (non per il pessimismo, Leopardi non era pessimista affatto!). E Giovannino Perdigiorno, perché mi piace perdermi e sono a mio agio nel caos… 

Un autore con cui andresti a prendere un caffè, uno con cui andare in vacanza e uno da sposare
Un caffè con Michael Rosen, in vacanza con Rodari e matrimonio con Vivian Lamarque.

Miglior libro da regalare a chi ami 
Un altro giro di giostra di Tiziano Terzani, un atto d’amore alla vita, dove il dolore si abbraccia con la guarigione, in un ballo in bilico sul precipizio della nostra più grande paura, dove anche la caduta diventa gioia per la scoperta del nostro vero sé. Empatia, ascolto, accoglienza, dentro questo libro c’è tutto l’amore possibile, in tutte le sue forme.

Entra in un libro e cambia il finale. Dove sei e cosa è successo?
Amo i finali aperti. Allora immagino di essere Pinocchio che ancora burattino, dopo aver ritrovato Geppetto, guarda il mare e dice l’ultima bugia, direttamente ai lettori. Qualcosa che suona così: 
“Ecco cosa ho imparato dalle mie avventure…
che a fare il monello ci rimetti questo e quello,
oh! un vero bambino vorrei diventare,
con mani vere da accarezzare” (una cosa sdolcinatissima insomma…)
Detto questo si fa una grande risata, strizza un occhio e gli cresce il naso, 
più lungo che mai, fin dentro il mare…

Il libro che meno ti è piaciuto e quello che hai odiato
I promessi sposi alle medie è un brutto ricordo, perché la scuola a volte riesce a uccidere il piacere di leggere. Qualsiasi libro che parli della classe dirigente italiana mi dà la nausea. Non scelgo mai casualmente un libro, quindi non ce n’è uno che io abbia odiato. Ma credo di poter affermare con certezza che odierei un libro qualsiasi di Bruno Vespa.

Sei il Ministro della pubblica Istruzione: scegli un libro per ogni fascia di età (materna, elementare, medie e liceo) da introdurre nei programmi
Materna - Liberatemi! Di Alex Sanders – Babalibri. È grazie a questo libro che mio figlio ha imparato una delle sue prime parole, COCCO, intendendo il coccodrillo cattivo della brevissima ma geniale avventura qui raccontata. Curioso che abbia scelto di identificarsi col cattivo…
Elementare - Pinocchio, durante tutti i 5 anni, in tutte le forme, sotto ogni punto di vista. E la Grammatica della fantasia, ogni giorno, anche solo 5 minuti, per giocare con le parole e non subire il mondo così com’è (Rodari non smetterà mai di ricordarci quanto sia necessario cambiare lo stato delle cose)
Medie - La guerra dei bottoni di Louis Pergaud, rigorosamente nella traduzione di Angela Nanetti. Una bella scorpacciata di ribellione, botte e parolacce dal lontano 1912. Puro piacere di leggere. 
Liceo – Aidan Chambers, non lo conosco ancora come scrittore di fiction ma ho letto i suoi saggi Siamo quello che leggiamo… e Il piacere di leggere e come non ucciderlo, due testi fondamentali per chiunque si occupi di letteratura giovanile. So che ha scritto per adolescenti, non vedo l’ora di leggerlo. Mi fido ciecamente della sua visione della letteratura, quindi uno dei suoi libri per ragazzi/e. E voi, li conoscete? Cosa consigliate? ☺

A spasso nel tempo: quale libro vorresti aver scritto e/o illustrato?
Avrei voluto scrivere Alla ricerca del tempo perduto (così finalmente l’avrei letto tutto…) Illustrato? Non riesco neanche a immaginarmi come illustratore, sono una catastrofe con le matite. Però mi piacerebbe vedere Pinocchio illustrato da mio fratello… 
http://maestraordinario.tumblr.com/post/81616388339/maestraordinario-in-vino-veritas-i-disegni-di

3 libri da lasciare alle future generazioni
Il pozzo delle meraviglie di Giuseppe Pitrè per Donzelli.
I cinque libri di Gianni Rodari (Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono, Il libro degli errori, C'era due volte il barone Lamberto, Il gioco dei quattro cantoni)
I Canti di Giacomo Leopardi

Consigliaci 3 libri assolutamente da non perdere
Grammatica della fantasia di Gianni Rodari (scusate se insisto ma conoscere Rodari facilita la conservazione di un orecchio acerbo, requisito fondamentale per ascoltare i bambini e comunicare con loro) 
Tre per un topo di Toti Scialoja - Edizioni Quodlibet (trionfo italiano del nonsense in versi)
Cieli bambini. Antologia della poesia italiana contemporanea per ragazzi. A cura di Livio Sossi. Devo all’incontro col Prof. Sossi la scoperta della letteratura giovanile, in particolare il tesoro poetico che abbiamo in Italia, di cui qui avete una selezione molto importante, suggestiva e fuori da ogni schema accademico. Un’antologia che ti apre la mente e il cuore!

Un sogno nel cassetto? 
Pubblicare un libro di filastrocche con le illustrazioni di mio fratello.
(se volete vedere le COSE che fa il fratello.... visitate questa pagina! n.d.a.)



Piero ci ha anche risposto alle domande sugli alberi..... ci ha proprio raccontato molto di lui! Potete andare QUI a leggere le sue (bellissime) risposte. 

4 commenti:

  1. Ciao PieTro valeva la pena di alzare il capo dal tavolo dove lo avevo poggiato perchè non riuscivo a stare sveglia neppure quel tanto che serviva per andare a dormire nel letto, per leggere la bellissima intervista. Pensa che proprio oggi ho sottolineato creando un certo scalpore che tutto quello che fa ridere mi annoia profondamente, e mi sento forse un po' seriosa come professore e come persona. Ma sorridere è un'altra cosa. Mi accorgo (ma lo sapevo già) di non conoscere niente di letteratura giovanile se non le poesie dei "miei" ragazzi. Mi piace moltissimo il tuo scorrazzare fra libri, io scorrazzo sempre fra libri assai seriosi anche loro. Sei una "risorsa" cime si dice nelle accademie e nei luoghi di lavoro. Terribile parola dopo tanto tuo parlare poetico. Ma voglio dire che sarai un insegnante meraviglioso, o qualunque cosa tu faccia la farai in modo meraviglioso. Tanti auguri a te, tanti auguri a voi, alla vostra famiglia. Andrà tutto bene, non può essere diversamente, deve andare tutto bene. Ciao

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  2. sono Gabriella e non volevo pubblicare il commento anonimo, ma era l'unico modo in cui riuscivo a farlo pubblicare! con gli altri profili lo cancellava!

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  3. Sono arrivato a leggere questo post casualmente, per quella curiosa serendipity che ti fa incontrare altro rispetto a ciò che stavi cercando. E sono ben felice di essermi imbattuto nella tua intervista e nelle tua grande passione per i libri e per la lettura. Leggere del tuo grande amore per l'albo illustrato e la letteratura per l'infanzia (e non solo) mi rende estremamente felice. Sempre più papà leggono ai propri piccoli e dedicano loro tempo prezioso! Che bello poi vederti in mano il libro di Simone Massi, un grande 'poeta' marchigiano conosciuto finalmente in tutta Italia grazie ai suoi corti e, da qualche tempo, anche alle sue splendide tavole. Proprio in questi giorni esce, sempre per Orecchio Acerbo, il suo nuovo libro: Il maestro, su Don Lorenzo Milani, ad accompagnare le parole e il testo di Fabrizio Silei.
    A te nuovamente i miei complimenti. Davvero una bella persona.

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    1. Caro Alessandro,
      A marzo Piero ha (finalmente!) inaugurato un suo blog. Puoi seguirlo su https://babboraccontami.wordpress.com/
      Un abbraccio,
      Ana

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