Legge insieme a noi... Svjetlan Junakovic

Chi non ha imparato a cercare la bellezza da bambino, 
non la troverà mai! 




Illustratore, autore, artista, istrionico, geniale e poliedrico; 20 anni fa fu per la prima volta selezionato alla Mostra di Bologna. Quest' anno quella stessa Mostra lo ospiterà come giudice.
Svjetlan Junakovic è anche un grandissimo Maestro, paziente e magnanimo, e io ho avuto il grande onore di essere una sua allieva alla Scuola Internazionale di Illustrazione di Sarmede.
Lo ringraziamo infinitamente per aver risposto alla nostra intervista, con il suo solito humor e incredibile disponibilità di cui è capace. La nostra chiacchierata è stata a tutto tondo, ma non vi anticipo nulla, vi lascio il piacere della lettura.

Grazie Maestro!!

Valeria



Buonasera Maestro!
Lei nasce come scultore, è un pittore, ma è famoso al mondo come illustratore.
Credo che oggi sia molto difficile rimanere solo in un campo delle arti visive, ma non solo per il mercato o per poter trovare lavoro, ma sopratutto perché l'arte contemporanea sta diventando un misto di tante cose molto diverse! E, personalmente, sarebbe troppo noioso dedicarmi solo a una direzione artistica.

Dal 1985, anno del suo diploma, a oggi, quale è stato il suo percorso, dalla scultura all'illustrazione? Ci racconta perché ha scelto questa strada e come la ha percorsa?
Non direi che sia stato un percorso dalla scultura all'illustrazione. Non ho mai lasciato la scultura o la pittura. Ma, in certi periodi, non avevo il tempo da dedicare... ne avevo tantissimi libri da illustrare! 
Ora e diverso, oggi faccio tanta scultura, e ogni tanto qualche libro. Dopo l'accademia volevo fare illustrazioni solamente per guadagnare un po' di denaro... però, con il tempo, la sfida di poter fare qualcosa di più nel mondo del libro per l'infanzia e diventata troppo importante
Nel 1990, per tre mesi, ho avuto lo studio al "Cite International des'artes" a Parigi. Nelle librerie di Parigi ho notato un tipo di albi illustrati che mi piacevano tanto, illustrati con una bella libertà. Anche i testi mi piacevano tanto, parlavano della nostra vita quotidiana e non solo delle principesse...
Tra l'altro, ho notato la somiglianza di questi libri con i miei disegni (non volevo chiamarli illustrazioni, ma solo disegni). L'anno dopo sono andato a Bologna... allo stand di Franco Cosimo Panini sono riuscito a vendere tre libri illustrati, scritti e progettati da me... Più o meno ho cominciato cosi! 
Poi, nel 1995, sono stato selezionato per la prima volta alla Mostra Illustratori a Bologna. Questo fatto ha cambiato la mia vita professionale, avevo inviti dall'estero per fare le illustrazioni, i libri...
E' stato questo il momento in cui ho presso la decisione di fare l'illustratore. Non era facile, per un lungo periodo non potevo ancora dire "sono un illustratore". Purtroppo il nostro mestiere era considerato come un lavoro meno valido della pittura, per esempio! Fortunatamente, oggi e tutto ben diverso!

Già, per fortuna è tutto diverso oggi! L'illustrazione è considerata un'Arte!
Parlando proprio di Arte, i linguaggi tra pittura, scultura e illustrazione sono differenti, o c'è un punto d'incontro tra di loro? Quali canali usano e quali lei sente suoi?

Nel mio lavoro c'è sempre tanta narrazione. L'idea, il concetto, è la parte più importante del mio lavoro. Per le mie sculture e molto importante il titolo, per esempio! Senza sapere come è intitolata una mia scultura, e difficile capirla fino in fondo! 

 dal sito http://www.svjetlanjunakovic.com/

Le tecniche ritengo siano importantissime, ma pensare solo alla forma della scultura sarebbe troppo noioso per me. Visto che ho già scritto due volte cosa è "noioso“ per me, mi spiego meglio: io adoro questo lavoro soprattutto perché e divertente, non mi annoia mai! La pittura e la scultura mi aiutano tanto a sentirmi libero nel linguaggio artistico, che dopo cerco di trasferire nell'illustrazione.
Disegnando e dipingendo tanto, non ho avuto mai il problema di cambiare ne tecniche ne stili nella creazione di un libro! 
Tutta la mia vita cercando di sfuggire dal manierismo!

L'illustrazione è una forma d'arte riconosciuta in Italia rispetto al resto d'Europa e del mondo?

Oggi il mondo è davvero un paese, abbiamo tantissime informazioni (tante non ci servono per niente), non credo ci sia qualcosa di tanto caratteristico nel mondo dell'illustrazione in Italia. In Italia c'è una bella opportunità: la Fiera del libro di Bologna, dove viene tutto il mondo, ed è un aiuto per i giovani italiani perché raccoglie la produzione mondiale in un posto unico!

Ritratti famosi di comuni animali
ed.Logos

Lei è papà, leggeva alle sue figlie? Ha mai scelto le loro letture? Quali sono i momenti di condivisione delle storie che ricorda?

Mentre erano davvero piccole, credo di aver letto qualcosa, ma non era un abitudine leggere prima di andare al letto... le mie figlie sono cresciute con tantissimi libri intorno, mi hanno visto lavorare, raccontavo loro di cosa mi occupavo in studio, di come progetto i libri... Quello che mi sembra interessante e che la vita con le figlie mi avesse offerto un sacco di idee per i libri, il nostro rapporto era importante per poter vedere il mio lavoro da un altro punto di vista, quello del bambino!

lo studio
foto del sito http://www.svjetlanjunakovic.com/

E della sua infanzia quali libri ricorda? Ci sono racconti o fiabe tipici della tradizione croata che ricorrevano nelle sue letture da bambino?

Si, certo! Ci sono tante bellissime storie di cui mi ricordo che poi, da adulto ho anche illustrato! 

Le storie di Ivana Brlic Mazuranic (considerata la più grande scrittrice croata per l'infanzia, n.d.r.) mi hanno lasciato un segno forte, poi il libro di Robin Hood e tanti altri. Sono cresciuto in Jugoslavia, durante il comunismo, dove la scelta dei libri illustrati non era come oggi, cosi i miei libri preferiti erano quelli con le foto di animali o le monografie di diversi paesi lontani, i libri d'arte
Già da bambino guardavo di più i libri con l'arte di Modigliani o Matisse che gli albi illustrati!

Anche il mondo di Disney è stato importante nella mia infanzia, non solo per il tipo di disegno, ma perché parlava di un altro mondo: tutti noi abbiamo sognato un mondo più bello, diverso, ricco!

Ti racconto l'arte del '900
ed. Artebambini


L'Italia da qualche tempo sta riscoprendo la letteratura per l'infanzia e l'adolescenza. Gli albi illustrati sono sempre più presenti nelle case degli italiani, spesso letti non più solo dai bambini.
Congratulazioni, ahahaah! Alla fine, è difficile vendere più di due-tre mila copie!

C'è ancora molto da fare per renderli comuni e noti. Cosa dovrebbe essere fatto per incrementare il popolo dei lettori? E degli amanti dell'illustrazione? Le biblioteche e le librerie quale ruolo possono giocare? Gli editori? E le fiere?
Hai già risposto con la tua domanda! Tutti insieme devono lavorare tanto ad avvicinare i libri ai lettori, a quelli che amano l'illustrazione! 
Però, anche i libri devono essere interessanti, diversi tra di loro, devono parlare di noi in un modo divertente, se possibile, alla fine spiritoso.

Quando illustra una storia pensa ai suoi lettori? E li immagina bambini o adulti?
No, questo sarebbe molto limitativo per me! Penso a creare le immagini che mi piacciono!

In Ti racconto l'arte del '900 e Ritratti famosi di comuni animali lei racconta l'Arte in modo giocoso e colto. Abbiamo bisogno di parlare di Arte nelle scuole e nei luoghi di formazione, eppure facciamo sempre più fatica a dedicare fondi in questo senso. Come insegnante cosa racconta e fa studiare ai suoi studenti? Quanto per un illustratore è utile lo studio della Storia dell'Arte?
Lo studio di Storia del'Arte e importante per tutti, non solo per gli artisti! L'arte e la cultura sono le parti più importanti nella nostra vita, aiutano a spiegarci tante cose, ci fanno sentire la vita bella e valida! 
Gli studenti devono essere molto interessati alla storia dell'arte ma anche all'arte contemporanea. Devono sentire la passione e l'entusiasmo per le cose nuove, quelle che ci aprono gli occhi, quelle che ci insegnano e che ci fanno godere la vita.

Lei è molto famoso per il suo humor e la sua allegria. Il suo carattere si riflette nelle sue storie allegre e nelle illustrazioni leggere, plastiche e ariose.
Grazie! Tutti gli artisti dovrebbero esprimere il loro carattere, altrimenti le loro opere rimangono superficiali e poco divertenti.

Nel suo libro Mia sorella è un quadrifoglio invece racconta per immagini un argomento delicato e duro. Come ci si prepara ad una storia di questo calibro? Come si scelgono le immagini migliori per raccontare ad un bambino qualcosa di così difficile da spiegare?
Mi piacciono molto i libri che affrontano temi difficili, con temi di cui si parla poco. Nei libri di questo tipo è molto importante il lavoro del gruppo, la collaborazione del'editore, autore e illustratore.

la giuria 2015 di Bologna al completo
"Mostra degli illustratori"

Bologna la ha chiamata nella Giuria, e noi siamo felicissimi per lei. Cosa rappresenta questo per la sua professione e persona?
Sono stato davvero felice. Bologna con la sua Fiera è stata per tanti anni il momento più importante per me durante l'anno, era il punto d'incontro, importante e bello, di tante esperienze nuove. 
Mi ricordo quanto sono stato felice quando fui segnalato per la prima volta in Mostra. Ci sono sempre più o meno 3000 illustratori da tutto il mondo, e solo 80 vengono scelti per la mostra... 

Devo dire che la esperienza come giurato di quest'anno è stata davvero interessante, ho imparato tante cose nuove, sopratutto dagli editori che erano membri della giuria. Sono stato nella giuria di Bratislava 2 anni fa, però Bologna e un'esperienza unica!
Ci racconta cosa c'è nella sua valigia dell'artista? Quali strumenti e qualità non possono mancare ad un'illustratore?
Non ci sono regole! Però la possibilità di poter raccontare la storia con le immagini è una grande qualità! 
Per me anche esprimere un modo spiritoso di vedere il mondo è molto importante. Poi anche il carattere dell'artista deve essere forte: è un lavoro molto faticoso, non è facile essere sempre in lotta per le nostre idee, le nostre immagini, le nostre storie, e alla fine la lotta più difficile, quella contro noi stessi, contro il nostro ego!

Cosa è la Bellezza per un artista? Come possiamo far conoscere e riconoscere ai bambini il Bello?
Il bello è che siamo tutti diversi. Il bello è provare con il nostro lavoro ad aiutare tutti noi a vivere insieme anche se siamo diversi.

E come noi adulti possiamo esercitarci a cercarlo e trovarlo?
Chi non ha imparato a cercare la bellezza da bambino, non la troverà mai!

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LIA la coinvolge in un piccolo gioco che proponiamo durante le nostre interviste, un breve “botta e risposta” di illustratori, autori e librai. Se vuole giocare con noi, eccolo qui!

1.     Il primo libro che ricorda
Non mi ricordo, ahaahaah! magari era la monografia delle capitali europee
2.     Ultimo libro letto
Alice Munro (Canada): Hateship, Friendship, Courtship, Loveship, Marriage (il titolo originale, perché non so come sia stato tradotto in italia)
3.     Incendio! Scelga un oggetto e un libro da salvare.
Disegni, sculture, le illustrazioni, ma sopratutto le fotografie di infanzia
4.     Il personaggio letterario che più le somiglia
Pinocchio
5.     Un autore (e/o illustratore) con cui andrebbe a prendere un caffè, uno con cui andare in vacanza e uno da sposare
Caffè con tutti (OK, quasi tutti), in vacanza da solo, sono già sposato 
6.     Miglior libro da regalare a chi ama
Un libro vuoto, preparato ad essere illustrato e scritto
7.     Entri in un libro e cambi il finale. Dove è e cosa è successo?
Cambiare il finale non è giusto, il finale deve essere inaspettato, una sorpresa, non voglio sapere la fine!
8.     Il libro che meno le è piaciuto e quello che ha odiato
Marcel Proust! Alla ricerca del tempo perduto! Che noia!
9.     E' il Ministro della pubblica Istruzione: scelga un libro per ogni fascia di età (materna, elementare, medie e liceo) da introdurre nei programmi
Neanche per scherzo non voglio pensare di dover essere un Ministro
10. A spasso nel tempo: quale libro vorrebbe aver scritto e/o illustrato?
Le poesie di Dylan Thomas
11. 3 libri per bambini da lasciare alle future generazioni
Il diario di Anna Frank, Pinocchio, Le storie di H.C. Andersen
12. Ci consigli 3 libri assolutamente da non perdere
Il tamburo di latta di Gunter Grass, Maestro e Margherita di Bulgakov, e Cent'anni di solitudine di Marquez.

Grazie ancora di tutto!!!

Valeria


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