Un libro per...

Un libro per…

togliere il pannolino, gestire rabbia e gelosia, capire un lutto, contrastare il bullismo, ogni-altro-motivo-vi-venga-in-mente.

Facciamo un passo indietro e chiediamoci: perché leggo a mio figlio?
Ormai sappiamo per certo (perché ci sono degli studi che lo dimostrano, non perché lo dico io) che leggere alle bambine e ai bambini fin dalla nascita apporta numerosi vantaggi tra cui l’aumento graduale dell’attenzione e l’ampliamento del vocabolario oltre che rendergli la vita più facile quando, a scuola, dovrà iniziare a scrivere e a leggere.



Ma il regalo più grande che facciamo ai nostri figli non riguarda la componente cognitiva descritta sopra bensì quella affettiva. Leggere insieme crea legami forti, crea giochi, coccole. Crea ricordi. Crea piacere.

E il piacere provato nella lettura condivisa viene ricercato anche quando si leggerà da soli. Leggendo insieme stiamo quindi creando nuovi lettori che ricercheranno (e troveranno) nella lettura piacere.

Tornando al principio del ragionamento possiamo affermare che ci sono sicuramente libri per... di altissima qualità, dei capolavori ma come riconoscerli? è sufficiente chiedersi: “leggerei questo libro a una bambina o un bambino che NON deve togliere il pannolino, gestire rabbia e gelosia, capire un lutto, contrastare il bullismo, ogni-altro-motivo-vi-venga-in-mente?”. Se la risposta è sì, quello che avete davanti è quasi certamente un buon libro. In caso contrario il libro è di bassa qualità e si può con tranquillità farne a meno. È un libro che non ci aiuta nel difficile compito di creare nuovi lettori.

Ma quando leggere un libro per... ? Quando nostro figlio lo sceglie dalla propria libreria e con quegli occhietti un po’ così ci chiede “me lo leggi?”. 

I libri per... sono i libri che abitano nelle nostre librerie, e i bambini sanno bene quando hanno bisogno di un libro. E ne hanno bisogno quando provano piacere nel leggerlo con noi. Non quando noi glielo proponiamo con la volontà-speranza di insegnargli qualcosa o di aiutarlo a superare una difficoltà.

Per i piccoli e grandi problemi di tutti i giorni nulla è più utile e piacevole delle voci di mamma e di papà che con il cuore trovano le parole giuste per il proprio cucciolo. E poi, un libro di quelli che fanno ridere fino alle lacrime tutti abbracciati nel lettone.

Isabella Zanello

1 commento:

  1. sono assolutamente d'accordo!
    ormai c'è la tendenza a comprare un libro come "strumento educativo", per riuscire laddove noi ci sentiamo in difficoltà, dimenticandoci il ruolo supremo dello scritto: divertire e farci appassionare alla lettura.
    brava bella riflessione!

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