Libreria Cappuccetto Giallo di Biella: Sara, una giovane libraia molto decisa!


Oggi siamo a Biella, ospiti della bellissima Libreria/Caffetteria Cappuccetto Giallo.

Sara, una delle due socie, ha accettato di rispondere alle nostre domande! 


Cara Sara,

siamo molto felici che tu abbia accettato di essere intervistata per il nostro Blog Leggere insieme... ancora!
La tua libreria/Caffetteria, Cappuccetto Giallo di Biella (potete trovare qui la loro pagina facebook), nasce da una passione per i libri e da un desiderio di metterti alla prova. Sbirciando sul sito della Libreria noto che hai diverse competenze e molta esperienza con i bambini. Ci racconti la tua avventura e come sta andando la tua libreria?

Iniziamo dunque con le domande:
“Hai voglia di raccontarci di te, della tua passione per i libri?”

Sono sempre stata amante dei libri fin da piccola, per assecondare la mia natura inquieta, curiosa e alla costante ricerca di novità; la mia passione non sono (solo) i libri ma la lettura in sé: leggo in continuazione, qualsiasi cosa…anche tutte le etichette dei prodotti alimentari,
i cartelli in giro, i manuali di istruzioni, i bugiardini dei farmaci!!

Per amore della parola scritta mi sono laureata in lettere moderne e specializzata in editoria, ma fino a tre anni fa non ho mai pensato di fare la libraia: a livello professionale mi sono sempre occupata di marketing e visual merchandising, mentre ho tenuto viva la passione per i bambini con il volontariato come clowndottore.

“Quali erano i tuoi libri preferiti da bambina? I tuoi genitori leggevano? Sei cresciuta a pane e libri?”

Nella mia famiglia ci dividiamo in “lettrici compulsive” (io e la mia mamma) e “non-lettori” (mio papà e mio fratello, che leggono pochissimo) e la mia educazione è stata a pane, libri e sport. Nella casa dei miei genitori ci sono libri sparsi in tutte le stanze e nella mia cameretta gli scaffali sono ancora piuttosto pieni, perché ho accumulato così tanti volumi che non saprei dove metterli nella mia attuale casa! Ho pochi ricordi delle letture con i miei genitori, mentre ne ho molti di quelle in autonomia dalle scuole elementari in poi: sono particolarmente affezionata al ricordo della domenica sera, quando mi infilavo prestissimo nel letto per avere il tempo di leggere almeno due o tre ore consecutive….

I miei libri preferiti da bambina erano quelli di Roal Dahl, autore che continuo ad amare infinitamente anche da libraia - li ho conservati tutti e li ho sempre portati con me ad ogni trasloco in età adulta. Ho donato la maggior parte dei miei libri di infanzia alla biblioteca della città in cui sono nata, ma continuo a custodire i miei preferiti per farli leggere ai bambini che arriveranno nella mia famiglia: qualche mese fa, per la prima volta ho dato alla mia nipotina un libro di quando ero bambina (un cofanetto di Babar tutto consumato, con i piccoli libri ormai rilegati con lo scotch e le pagine pasticciate con un pennarello) ed è stato emozionante vedere che, a distanza di 25 anni, quel libro l’ha entusiasmata come succedeva a me da piccola.

Un altro episodio della mia infanzia che mi fa luccicare gli occhi è la lunga corrispondenza con Angelo Petrosino che, all’epoca in cui ho iniziato a scrivergli –circa vent’anni fa, non era ancora l’autore affermato di oggi…ho una scatola piena delle sue lettere scritte a macchina, e tutte le volte che le rileggo, da adulta, mi commuovo rendendomi conto quanto per me siano stati importanti i suoi libri quando ero una timida e insicura preadolescente!!


“La tua libreria è concepita come spazio per tutta la famiglia: libreria, caffetteria, tanti laboratori, feste di compleanno. Da cosa nasce questa commistione?”

Questa scelta è frutto di una riflessione condivisa fra me e Francesca (la mia socia nonché cognata) su una necessità forte del nostro territorio: una realtà dedicata ai bambini ma appagante per gli adulti, perché spesso le esigenze di adulti e bambini non coincidono; abbiamo concentrato gli sforzi per creare un ambiente che stimoli i momenti di condivisione con i bambini ma permetta anche una reciproca autonomia: i bimbi hanno liberamente a disposizione fogli e pennarelli con cui disegnare, una pila di libri da sfogliare e una cesta di giochi da rovesciare sul tappeto, mentre i genitori possono decidere di rilassarsi girando tra gli scaffali per guardare i libri oppure godersi tranquilli un caffè mentre i piccoli si divertono! Con la stessa ottica abbiamo creato un’ampia zona nursery come servizio gratuito per tutte le mamme di passaggio in zona, aderendo al progetto Babyfriendly (http://www.babyfriendly.it/) per offrire un’area protetta in cui pesare e cambiare i bebé, allattarli in una comoda poltrona, poter scaldare biberon e pappe. Per noi i libri fanno parte di un circuito virtuoso dedicato alla famiglia a tutto tondo; questa commistione si riflette anche a livello commerciale nel tentativo di offrire una estrema ampiezza e personalizzazione dei servizi, tenendo come obiettivo un rapporto equilibrato fra qualità delle proposte e ragionevolezza dei prezzi. Il massimo punto di forza che ci riconoscono i nostri clienti è la flessibilità e la cura nell’approccio con chiunque entri da noi: cerchiamo di mettere sempre la stessa passione in tutto quello che facciamo, dai libri ai laboratori, dalle feste di compleanno alle merende, dai giochi agli incontri di sostegno alla genitorialità…

“Come hai disposto gli scaffali? Quali criteri hai seguito? Su cosa basi la scelta dei libri?”

Lo spazio in libreria è in continuo mutamento, spostiamo spesso i libri e gli elementi di arredo che non sono fissi; non abbiamo ancora trovato uno standard che ci soddisfi al 100% in maniera stabile! Il criterio principale è stato il tentativo di fornire, già a una prima occhiata, le informazioni necessarie per una scelta autonoma da parte del cliente: siamo convinte che il nostro aiuto sia molto più prezioso se viene richiesto spontaneamente e non imposto dall’ambiente (a causa di un’esposizione poco efficace agli occhi di chi non ha grande dimestichezza con i libri per l’infanzia)

Una buona parte degli scaffali sono organizzati per fascia di età ( 0-3 poi 3-6 e 6-10) e all’interno di ogni fascia i libri sono ordinati in maniera alfabetica per casa editrice e autore; su questi scaffali abbiamo appeso i segnalibri esplicativi di Nati per Leggere con le caratteristiche dei libri adatti ad ogni fase evolutiva del bambino. A seguire abbiamo organizzato aree tematiche segnalate con apposite etichette e mettiamo in evidenza due/tre libri per volta esponendoli su cavalletti in modo che sia visibile la copertina e non solo il dorso dell’albo. Stiamo cercando una soluzione per poter esporre in questo modo, a rotazione, un maggior numero di libri e creare una piccola zona per poter ascoltare gli audiolibri o i libri a tema musicale con annesso cd.

La scelta dei libri è sempre difficile perché bisogna conciliare gusto personale, aspettative del proprio target di riferimento e logiche commerciali che purtroppo non si possono ignorare! Avendo un’esperienza breve alle spalle (ovvero tanto da imparare sul mercato editoriale e una forza economica ancora da costruire) abbiamo scelto di non rincorrere necessariamente le novità fresche di stampa e di fare valutazioni sul medio-lungo periodo: cerchiamo di scegliere i libri “di pancia” perché è difficile vendere qualcosa che non ti piace, ma cerchiamo di non dimenticarci che un libro che piace a noi non piacerà necessariamente ai nostri clienti, e viceversa!


“Il nome Cappuccetto Giallo della tua libreria è un omaggio a Bruno Munari. Ce ne vuoi parlare?”

Trovare un nome per la libreria è stata un’impresa ardua, ma non posso dire che “Cappuccetto Giallo” sia stata una scelta ragionata: è stata una provvidenziale folgorazione al risveglio da un pisolino domenicale! Mi è sempre piaciuta la serie dei Cappuccetti di Munari, non mi stanco mai di consigliarla a chi non la conosce; il mio preferito è Cappuccetto Verde ma trovo che nel Giallo ci siano tanti elementi che si adattano meglio alla mia scelta imprenditoriale: in particolare, adoro la scelta di rottura nell’ambientazione urbana della storia, invece del contesto rurale in cui Cappuccetto si avventura nella versione classica. In libreria ci sono due elementi di richiamo al testo di Munari: il logo con il canarino (non a caso ribattezzato Bruno!) e il blu, colore delle righe della nostra zona caffetteria, come le righe del pacchetto che avvolge il libro con cui Cappuccetto si avvia a rientrare a casa…

“Per la caffetteria avete deciso di seguire i dettami di AIC, Associazione Italiana Celiachia: scelta sicuramente importante ma inusuale, che vi fa onore. Avete notato consapevolezza di fronte a questa condizione che riguarda ormai tanti bambini e adulti?”

La celiachia è una realtà che coinvolge sempre più bambini e adulti e, nell’intera provincia di Biella, non esiste un bar certificato da AIC in cui i celiaci possano bere e mangiare in assoluta tranquillità; ci sembrava doveroso dare un segno di attenzione alle esigenze di TUTTI i potenziali clienti della zona bar e per questo motivo abbiamo intrapreso l’iter per il monitoraggio ufficiale, anche se è una pratica lunga e impegnativa. Oltre alla celiachia, non abbiamo dimenticato l’intolleranza al lattosio (tutta la caffetteria è delattosata, oltre ai toast, un paio di spuntini dolci e alcuni tipi di gelato), alle uova, al lievito e sono disponibili alimenti vegani; questa scelta –unita alla grande competenza della mia socia, che è una bravissima barista- fa in modo che molti clienti della caffetteria siano adulti, non necessariamente accompagnati da bambini.

Adesso alcune domande importanti per entrare dentro alle dinamiche commerciali di una libreria:
“La libreria indipendente soffre dei legami commerciali tra editori e distributori, essendo l'ultima di in una catena: hai dei consigli per gli editori?”

Il discorso è davvero molto complesso ed è difficile dare una risposta univoca; l’unico suggerimento che mi viene dall’esperienza di libraia è che, se fosse più utilizzato lo strumento del conto deposito, alla fine le vendite aumenterebbero! Ad esempio, la mia libreria ha una superficie di vetrine lunga 7 metri e molto spesso, con le nostre attuali forze economiche, non possiamo permetterci di acquistare copie multiple della maggior parte dei libri che esponiamo in vetrina…con il risultato che se il libro è in vetrina il cliente che è all’interno non lo vede, e se non lo vede difficilmente lo acquisterà in autonomia (a meno che non sia un titolo che conosce già) Con i libri che abbiamo in conto deposito –oppure acquistati in copie plurime durante le campagne promozionali- riusciamo a fare una doppia o tripla esposizione, e i risultati in termini di vendita non tardano mai ad arrivare

“Perché una libreria funzioni deve essere ben inserita nel territorio: come ti sei mossa? Hai trovato apertura dalle scuole? E il comune di Biella? Ti sostiene?”

Inizieremo da questo anno scolastico a proporre attività per le scuole, perché durante i nostri primi dodici mesi di apertura abbiamo valutato di non essere ancora sufficientemente competenti per lavorare con gruppi ampi di bambini, a contatto con un bacino di utenza così importante come quello delle insegnanti. D’ora in poi , abbiamo deciso invece di offrire strumenti per la formazione dedicati agli educatori dell’asilo nido, una proposta di lettura ad alta voce+ laboratorio nelle scuole per l’infanzia e le visite guidate in libreria per le elementari. Sul nostro territorio è molto difficile l’inserimento a livello di Comune e Provincia (commissariata per dissesto finanziario), ma consideriamo un grande successo l’inserimento –come unica libreria della nostra provincia- all’interno del Patto di Lettura relativo al progetto In Vitro; riceviamo invece un grande sostegno dal CNA, la nostra associazione di categoria, e dalla collaborazione con la Fondazione FILA (che è uno dei partner organizzatori dell’unico festival del libro per ragazzi sul nostro territorio, si svolge da due anni all’interno del Ricetto di Candelo). La strada per consolidare i legami con il territorio è sempre in salita, ma siamo fiduciose di aver seminato bene e serve solo pazienza per arrivare ai risultati giusti!

Gli albi illustrati, queste meraviglie tra arte e poesia
“Su facebook abbiamo notato un tuo importante commento sulle illustrazioni di Sonia MariaLuce Possentini: ci spieghi cosa sono per te gli albi illustrati e cosa rappresentano?”

Il fascino degli albi illustrati è potentissimo e non credo esista libraio che non ami perdersi fra le figure dei picturebooks, rimuginando a lungo sul rapporto fra immagini e testo. Io amo le figure colorate e fiabesche, mentre non sono in grado di emozionarmi davanti un certo filone di illustrazione contemporanea dominato da colori scuri, ombre e personaggi malinconici: apprezzo l’incredibile capacità tecnica di questi illustratori, ma dal momento che questo genere di albi non mi conquista a livello irrazionale, faccio molta fatica a consigliarli e venderli!
In generale, mi sembra che sia abbastanza raro trovare albi in cui il testo e l’illustrazione riescano a muoversi insieme, sulla stessa lunghezza d’onda, verso una tipologia di lettori ben precisa; quando però questo allineamento riesce senza intoppi…wow!!! Non c’è niente di meglio di un bell’albo illustrato che funziona!
Riservo invece una considerazione a parte per il silent book, una tipologia di libro che la nostra clientela fatica ad apprezzare perché è poco conosciuta e, dal mio punto di vista, richiede una grande competenza relazionale e narrativa se utilizzata con bambini piccoli; io amo i libri senza parole e credo che rivestano un ruolo importante nella formazione del gusto estetico dei piccolini, ma sono altrettanto convinta che vadano consigliati con la massima cura, a un pubblico di lettori che possieda già dimestichezza con esperienze di lettura molto ampie e variegate.

Fare rete, in questo momento storico, è molto importante:
"La tua libreria fa parte di qualche associazione di Librerie Indipendenti? Noi crediamo che fare rete sia assolutamente necessario, per superare insieme la crisi. Cosa ne pensi?”

La rete è fondamentale a tutti i livelli del nostro lavoro, per questo Cappuccetto Giallo fa orgogliosamente parte dell’Associazione Librerie Indipendenti per Ragazzi e ci stiamo informando per entrare anche nel Coordinamento delle Librerie per Ragazzi. Abbiamo un “approccio olistico” al nostro mestiere e il nostro focus sulla famiglia sta facendo crescere reti di relazioni al di fuori dei consueti stakeholder del panorama editoriale: collaboriamo stabilmente con un’educatrice che si occupa di sostegno alla genitorialità, organizziamo corsi di marsupioterapia, abbiamo progetti comuni con l’Università Popolare Biellese…e tante altre attività su cui non posso ancora sbilanciarmi perché gli accordi si stanno per ufficializzare!

Eventi, laboratori, letture, festival:
"La vostra libreria crea eventi, laboratori, letture? Le persone partecipano attivamente? Cosa pensi dei festival, in generale? Sono efficaci, necessari, utili?”

Sul sito della libreria viene pubblicato un calendario mensile fitto di attività, che è di fondamentale importanza per la riuscita del nostro progetto imprenditoriale; organizziamo eventi di ogni genere (cucina, pittura, feste a tema, laboratori di manipolazione ed esplorazione, lavoretti creativi con materiali di riciclo ecc..) e il nostro fiore all’occhiello sono le attività legate alla musica, che si svolgono con la collaborazione di un educatore musicale e un musicoterapista, e i due corsi di inglese a partire da 3 anni di età. L’affluenza ai laboratori è sempre alta, mentre fatichiamo di più per tutto ciò che gravita intorno alle letture; sul nostro territorio la promozione alla lettura è ancora in fase embrionale, nonostante la presenza della sperimentazione di In Vitro e quella di Nati per Leggere che fa capo alla Biblioteca dei Ragazzi. Ci stiamo interrogando per trovare diverse soluzioni per migliorare questo immobilismo diffuso e il primo passo sarà l’adesione a LETTORI SI DIVENTA (www.lettorisidiventa.com) un fantastico progetto della casa editrice Salani con cui coinvolgeremo i bambini delle scuole elementari in un’attività mensile, ludica e completamente gratuita.
I festival sono fondamentali per la promozione della lettura e inoltre hanno il grande pregio di far incontrare colleghi librai, autori e illustratori che normalmente sono lontani: io sono una grande fan dei social network, ma non c’è davvero nulla come fare due chiacchiere insieme, davanti a un caffè!


E infine, dopo averti investito dalle nostre mille domande, le ultime tre:

“Qual è la domanda più assurda che ti è stata rivolta? E quale quella la cui tua risposta ti ha dato più soddisfazione?”
Le domande assurde si sprecano tutti i giorni, ma quella che in assoluto mi urta di più è sempre “dove avete copiato l’idea?” –come se non fosse possibile che due ragazze trentenni possano avere avuto un’idea imprenditoriale autonoma, decidendo di radicarla in un territorio commercialmente difficile come il Biellese; trovo abbastanza preoccupante, a livello sociale, come nel 2014 qualcuno continui a pensare che due giovani donne non siano in grado di fare impresa…



La domanda che mi ha reso più fiera del nostro lavoro è stata quella di una mamma di un bebé (5-6 mesi all’epoca) che, pur ammettendo di non essere un’amante della lettura, mi ha chiesto consiglio su come comportarsi con il bimbo, affermando “a me non piace leggere, ma vorrei che mio figlio imparasse ad amare i libri perché sono importanti”; questa stessa mamma, insieme a un gruppo di amiche, si era rivolta a noi per concordare un incontro con la nostra educatrice sul tema dello svezzamento, e porta spesso il suo bambino a fare merenda da noi perché sa che prepariamo i frullati con la frutta adatta ai bimbi piccolissimi…questi piccoli dettagli ci danno quotidianamente l’entusiasmo e la convinzione di fare qualcosa di buono per i bambini, per le famiglie e per la comunità!



"Quali sono i tuoi tre titoli preferiti? Capisco che sono pochi, nell'ampio panorama editoriale, ma se dovessi scegliere?"

LA VERA STORIA DI CAPPUCCETTO ROSSO di Sandro Natalini e Agnese Baruzzi -Ideeali
IL LIBRO SBILENCO di Peter Newell - Orecchio Acerbo
LACRIME CHE VOLANO VIA di Sabine De Greef - Babalibri


4 commenti:

  1. che bello questo articolo e che spettacolo questa libreria!!!! Peccato che abito cosi lontano... complimenti Angela!!!!

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    1. Grazie Novbaby! Continua a seguirci, questa è solo la prima libreria... Magari in futuro trovi una vicina a te! :*

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  2. Appena torno in Italia vi vengo a trovare! Siete la prova che non è vero che i giovani italiani non abbiano voglia di mettersi in gioco anzi, vi dirò, nella mia città d'adozione tedesca librerie così belle per bambini non ce ne sono proprio... è per progetti come i vostri che ogni tanto mi assale la voglia di tornare!

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    1. Grazie Lidia. Sara e la sua socia, saranno ben felici di leggere queste parole, che ti fanno sentire vicino a noi, più di quanto pensi. Un abbraccio da tutte noi!

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