I lupi di Reggio Emilia


Silvia ha pubblicato oggi sul blog “Galline Volanti” l’emozione e il racconto dell’incontro con i lupi del gruppo di Reggio Emilia. Questo è il nostro gruppo “alcolico” con tanto di caipirinha. Silvia è una guida fantastica, molto critica, che non vuole porgere mai limiti e che discute con passione, con la passione che solo l’amore sa dare, tutte le proposte delle ormai notte come AAA (anche se noi volevamo essere le “Tre Moschettiere” e tra di noi ci chiamiamo “Le tre Streghe”… scegliete voi!).

Quindi cara Silvia, siamo noi a ringraziare te e tutte le appassionate del vostro gruppo!

E ora vi lascio alle parole di Silvia

(Ana)

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E' stato bello trovarsi.
E' stato bello incontrarsi.
E' stato bello iniziare a intessere relazioni.

Sincere e trasparenti, adulte. Adulte perché non decise e delimitate da un contesto precostruito, come tra i banchi di scuola, ma libere, motivate da un interesse comune a tutti noi partecipanti.

Quale interesse?

Scoprire, raccontare, ascoltare: condividere libri per bambini, confrontarsi su esperienze di letture ai più piccoli, in famiglia, a casa, a scuola, all'aperto.

La taverna di Veronica ha rappresentato una cornice perfetta per il primo incontro. Calda e accogliente, luci soffuse e profumo di incenso, deliziosa torta biologica homemade e saporiti salatini.

(e caffè, perché, si sa, le mamme, soprattutto se di neonati e lavoratrici, alle 9 di sera, possono essere moooolto stanche!)

La caipirinha, preparata ad arte da mani esperte, è stata più di un tocco frivolo energizzante. Piuttosto, una ventata di parole e racconti di terre natie lontane.

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I primi a entrare e presentarsi, dopo i sorrisi, sono stati loro, i libri per bambini.

Alcuni sono arrivati sicuri sotto gomiti stretti, altri impilati ordinatamente tra le braccia, altri schiacciati in borsette tra agende e ipad, altri ancora arruffati in borsoni aggrovigliati a magliette di yoga. Qualcuno leggero tra mani artiste.
In un attimo, tutti i libri sul tavolo, a farsi compagnia. I lupi facevano capolino, alcuni minacciosi, la maggior parte ammiccanti e sorridenti.

Poi si entra nel vivo.

C'è chi ha scelto di presentare un libro 'esemplare' ("Dottor Lupo") perché rappresenta il suo gusto personale di mamma lettrice, un gusto di linearità ed equilibrio nella trama, di illustrazioni vive e in gioco nella prospettiva, di ironia, di storie che narrano della paura dell'altro, del nemico, del diverso (il lupo) e di come questa paura proprio grazie alla curiosità dei più piccoli trovi un'evaporazione.

C'è chi ha scelto di condividere libri che, seppur interessanti all'occhio adulto, poco hanno convinto i piccoli lettori. E' questo il caso del "Cappuccetto Rosso" illustrato da Kveta Pacoska, che contrappone un testo lungo e articolato della classica fiaba classica a illustrazioni decisamente sperimentali, tra collage, colori sgargianti, inserti a specchio e figure poco riconoscibili. Le atelieriste del gruppo hanno sottolineato quanto possa essere molto più stimolante da proporre in un laboratorio di atelier creativo.

Al contrario, c'è chi ha scelto di presentare libri che poco hanno convinto l'adulto, ma sono risultati molto graditi ai figli. Come il discusso "Una zuppa di sasso", che in particolare attorno alla figura del lupo (buono? malizioso? approfittatore? indifeso? solo?) ha scaldato gli animi delle partecipanti.

Poi vabè, c'è chi (in seconda battuta però) ha letto un libro ("Tre lupi") che non ha convinto nè lei nè la figlia. Voi che ne pensate? Il vuoto. Tante parole e ipotesi, ma i tre lupi per ora non hanno convinto nessuna!


(ma torniamo un attimo indietro)


C'è chi, proprio la più lontana per origine, ha condiviso il suo (e dei figli) entusiasmo per un libro di fiabe recuperate dalla tradizione emiliana ("Fiabe Emiliane con gli Animali"). Un libro divertente e ironico, acquistato su una bancarella in piazza, con un lupo e tanti valori da trasmettere...

C'è chi si è presentato con due filastrocche di Bruno Tognolini sul lupo (Filastrocca Lupa -tratta da "Rima Rimani" e Filastrocca de lupo leggero -tratta da "Le filastrocche della Melevisione") per poi incantarci con una splendida lettura tratta da un libro di narrativa per bimbi più grandicelli ("Lupo sabbioso- L'incontro"). Un racconto nordico, poetico, ironico e pragmatico come solo i nordici sanno essere.

Infine, c'è chi ci ha divertito animando lo spassosissimo "Chi ha paura di Ululò?", selezionato appositamente per l'occasione da sua figlia. Plauso generale, unanimità di apprezzamento per questa scelta!

Poi, ci sono state discussioni serie, profonde, anche. Questi lupi cattivi e mannari dove sono finiti? Possibile che si siano convertiti tutti alla non-violenza? E gli orchi, i giganti, le streghe cattive, i mostri terrificanti? I bambini hanno bisogno di identificare figure malvagie, avvicinarsi al male, mediato dai libri e dal racconto, per poterlo conoscere ed esorcizzarlo. Avete presente quanto sono crude le "Fiabe da far paura (appena appena, non tanto)" di I. Calvino, presentate da una partecipante nel gruppo? Sì però, è anche vero che molti libri giocano sulla malvagità apparente del lupo per poi in realtà sconfiggere uno stereotipo e allenare il bambino a guardare attraverso diversi punti di vista... (to be continued)

(Abbiamo sconfinato palesemente in temi di educazione e società, ci piacerebbe approfondire la questione)

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C'è stato tempo solo per un giro di libri.
Qualche lupo è rimasto chiuso tra le pagine, in attesa di rianimarsi davanti a piccoli occhi sgranati.
E' stato bello ispirare ed essere ispirati.
E' stato bello dare inizio ad un'avventura insieme.


Grazie alle partecipanti di Leggere insieme..ancora! Ada, Veronica, Francesca F., Clara, Luciene e alle assenti ma vicine Francesca E., Benedetta, Giorgia, Alessia, Elisa, Simona.

Silvia

(per vedere tutte le foto e la bibliografia completa del loro incontro guarda qui!)

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