10 + 1 “detti popolari” con lupi!


illustrazione Francesca Assirelli
Ci sono tanti "detti popolari" che vedono protagonista il lupo, quasi sempre nella sua veste spaventosa, però!
  1. "Tempo da lupi": si dice tempo da lupi perché d’inverno, spinti dalla fame e dal freddo, i lupi si avvicinavano ai villaggi abitati. Con la neve arrivava dunque il tempo di avvistamento dei lupi nei paraggi.
  2. "Fame da lupi”, “mangia come un lupo”, “si gettano sui viveri come un branco di lupi affamati”: Il lupo è tradizionalmente noto per la sua fame, per l’impeto con cui assale le greggi e fa strage di pecore: sicché è divenuto il simbolo della voracità e insieme della forza avida, della prepotenza contro l’innocenza indifesa.
  3. "In bocca al lupo!": frase d'augurio rivolta a chi affronta una prova rischiosa o difficile. Viene usata nel teatro per non dire la “vietata” parola “buona fortuna”.
  4. "Il lupo perde il pelo ma non il vizio": deriva dal latino lupus mutat pilum, non mentem, che significa il lupo muta il pelo, non il modo di pensare. Dai primi riscontri scritti scopriamo che la protagonista era una volpe e non a un lupo (Vulpem pilum mutare, non mores: La volpe cambia il pelo, non i costumi).  Il significato?: cerca di spiegare quanto sia difficile, talvolta impossibile, superare le difficoltà che incontriamo per riuscire a rimuovere le brutte manie e i vizi di cui siamo vittime. chi ha cattive tendenze difficilmente le perde anche col passare del tempo
  5. “Viviamo in un mondo di lupi”: o quanta cattiveria c’è in questo mondo.
  6. “Lupo di mare”: espressione che indica un marinaio molto capace ed esperto, che ha compiuto lunghe navigazioni in ogni mare. Allenato alla dura vita di bordo e alla lotta contro gli elementi. In generale, persona che col mare ha molta dimestichezza.
  7. “chi pecora si fa, il lupo se la mangia”: deriva dalla favola del poeta latino Fedro, dal titolo Il lupo e l’agnello (Favole, I, 1), il cui insegnamento mette in guardia quando ci troviamo, o ci mettiamo, in situazioni di debolezza, e ne soffriamo le ripercussioni.
 ( * )
  8. “lupo non mangia lupo”: i disonesti si sostengono l’un l’altro e non si fanno del male tra loro. Finalmente una virtù del lupo nella saggezza popolare, i lupi che si proteggono tra di loro!
  9. “la fame caccia il lupo dal bosco”: la necessità costringe spesso a far cose che in situazioni normali non si farebbero.
  10. “gridare «al lupo»”: questa penso che non devo spiegarla proprio a voi!
  11. Lupus in fabula: Questa espressione si usa quando si sta parlando di una persona non presente che all'improvviso compare
( * ) Il lupo e l’agnello, spinti dalla sete, erano giunti allo stesso ruscello. Il lupo stava più in alto e l’agnello più in basso. Il lupo rivolto all’agnello lo rimproverava di infangargli l’acqua. Ma l’agnello gli disse: “com’è possibile se l’acqua scende da te che sei più in alto verso di me?”. E il lupo di nuovo: “Sei mesi fa hai parlato male di me”. E l’agnello: “Ma se non ero ancora nato”. “Allora, continuò il lupo, tuo padre ha detto male di me”. Per questo lo prese e lo sbranò.


Ana
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