In origine era un uccello rapace che cacciava di notte. Responsabile delle morti in culla dei neonati, morti inspiegabili e inquietanti, si diceva che succhiasse il sangue ai bambini e li allattasse con latte avvelenato.
In origine, e parliamo di tempi antichi, il nome era strix/strigis in latino e in greco aveva lo stesso, inquietante, suono: uno stridore, voci notturne di animali strani.
Gufi, allocchi, civette. Perché questi animali cacciano quando tutti dormono? Perché si nutrono di carne strappandola? Cosa nascondono?
Il suono della civetta è inquietante, porta lontano nei ricordi, la civetta ghermisce e rapisce: topi, scoiattoli, serpenti, conigli.
Anche bambini, dunque?
Ovidio, nei Fasti (VI libro versi 131-140) ci racconta delle striges:
sunt avidae volucres, non quae Phineia mensis guttura fraudabant, sed genus inde trahunt:
grande caput, stantes oculi, rostra apta rapinis;
canities pennis, unguibus hamus inest;
nocte volant puerosque petunt nutricis egentes, 135
et vitiant cunis corpora rapta suis;
carpere dicuntur lactentia viscera rostris,
et plenum poto sanguine guttur habent.
est illis strigibus nomen; sed nominis huius
causa quod horrenda stridere nocte solent. 140
Vi sono ingordi uccelli, non quelli che rubavano
il cibo di Finea dalla mensa, ma da là deriva la stirpe:
testa grande, occhi sbarrati, rostri adatti ai furti;
penne biancastre, uncino inserito nelle unghie;
volano di notte e cercano lattanti che siano privi di nutrice,
e straziano i corpi rapiti dalle loro culle;
si dice che con il loro rostro strappino le viscere dei lattanti,
e hanno il gozzo pieno del sangue bevuto.
Il loro nome è strigi, ma il motivo del nome è dovuto
al fatto che di notte stridono orrendamente.
La strige è ancora un uccello. Quando si trasforma in essere semi umano?
Dobbiamo arrivare al Medioevo, epoca buia, fattucchiere e briganti popolano di notte boschi e foreste.
Dalla maga che compie magie e miracolose guarigioni (chi non si ricorda della Maga Circe, e del suo incontro con Ulisse, nell'Odissea?) si giunge alla strega, che mangia i bambini, che opera malefici e incantesimi.
In Romania la strega è striga e strigoiu è il vampiro. Non andiamo tanto lontano...
In tutta Europa ci sono parole che richiamano l'uccello notturno associato a una donna vecchia, dai capelli biancastri, dalle unghie a uncino, che grida parole incomprensibili, che rapisce i bambini per poi mangiarli.
Stria, striga, strega, shtriga, strigoi
E quel suono iniziale str str str riproduce molto bene lo stridere delle civette, di notte, quando trionfali si alzano in volo per ghermire topi e conigli...
Angela
In Sardegna il barbagianni viene chiamato "Istrìa".
RispondiEliminaHo un saggio bellissimo sulle Streghe, edito da una piccola casa editrice di Bolzano.
Mario, per cortesia, puoi indicare il titolo? Questo mese parliamo di streghe e più informazioni abbiamo meglio è! grazie!
EliminaAngela
Che affascinante questo post! Il mondo delle streghe fa galoppare la fantasia di grandi e piccini....bello!
RispondiEliminaEvelin
:-) grazie!
EliminaL'ordine dei rapaci notturni si chiama proprio "strigiformi"
RispondiEliminaEsatto! Non sono entrata nei particolari, perché volevo un post non troppo scientifico, ma è proprio quel particolare che mi ha incuriosita.
Elimina:-)
Lo hai trovato pure in albanese "shtriga"!!!!!! Bravissima. Ben fatto!!! Anche se un po inquietante.... paura!!!!!
RispondiEliminaIgnoravo tutto ciò. Grazie per l'interessante (e spaventosa) lezione!
RispondiEliminaNon so dove ti sei informata,ma in Romania le streghe non sono "striga" ,ma "vrajitoare ",e ti asicuro che nessuna mamma non va in giro a racontare storie di "strigoi".......E voi adesso andate a raccontare ai vostri figli l'etimolofia della parola strega? meglio di no ,direi....almeno che non vogliate a spaventarli sul serio....
RispondiEliminaTina,
EliminaStriga è la etimologia della parola strega. Ti assicuro che Angela ha studiato per fare questo post e in nessun momento dice che le mamme raccontano ancora oggi storie di "strigoi". Noi non raccontiamo ai nostri figli l'etimologia della parola. Leggere insieme ancora è un gruppo per adulti. Ci teniamo molto ad approfondire il tema del mese. Ed è per questo che scriviamo questi post!
Ana