Libreria Librambini: a colloquio con Karin

Ciao Karin,

siamo molto felici che tu abbia accettato di essere intervistata per il nostro Blog Leggere insieme... ancora!
Tu hai aperto da non molti anni insieme a tua sorella una libreria per bambini alle porte di Milano: la Libreria Librambini a Vimodrone, che si raggiunge molto comodamente tramite metropolitana.

Iniziamo dunque con le domande:
“Hai voglia di raccontarci di te, della tua passione per i libri?”

Ciao Angela, grazie per questa opportunità. La mia libreria è nata da un sogno nel cassetto, dall’amore per i libri e per i bambini. Per tanti anni mi sono occupata di numeri lavorando prima con mio padre e poi in uno studio legale internazionale, fino a diventare responsabile amministrativa e controller. Dopo 12 anni ero stanca di quella vita, con orari impossibili e senza mai poter staccare. Mi mancavano i miei bambini e così ho pensato di fare qualcosa di bello per me stessa e per loro.

“Quali erano i tuoi libri preferiti da bambina? I tuoi genitori leggevano? Sei cresciuta a pane e libri?”
Mia mamma ha sempre letto per noi (io sono la maggiore di tre figli) e a casa nostra i libri non sono mai mancati. Abbiamo poi avuto la fortuna di crescere a Milano, vicino a Porta Venezia, quindi alla Libreria dei Ragazzi: Roberto Denti e Gianna Vitali hanno sempre dato a mamma ottimi consigli!

“Hai voglia di raccontarci come è disposta la tua bella libreria? Le pareti sono colorate, c'è uno spazio rialzato per le letture, si respira davvero una bella atmosfera...”

Grazie Angela, sì l’idea è stata quella di creare uno spazio colorato e accogliente per i bambini e la pedana per le letture è stata un’idea che abbiamo avuto sin da subito, mi sembrava un “benvenuto” ed un invito “senza parole”alla lettura.

“Come hai disposto gli scaffali? Quali criteri hai seguito? Su cosa basi la scelta dei libri?”
Gli scaffali sono divisi per fascia d’età per quanto riguarda primi libri e narrativa, poi ci sono gli scaffali per la divulgazione, divisi per argomenti ed infine la parete degli albi illustrati dove, per comodità, i libri sono divisi per casa editrice. La scelta avviene molto in base al gusto personale, ci piace l’illustrazione di un certo tipo, a volte un po’ più “difficile” a detta di qualche genitore e nonno, ma amiamo l’idea di proporre ai nostri clienti libri belli e diversi.

“Il nome della tua libreria è un gioco di parole: ti piacciono? Ti piace giocare con le parole, creare assonanze e neologismi?”
In realtà non amo molto i giochi di parole, ma la sera del mio ritorno da Roma, dove ero andata per un corso per aspiranti librai, i miei bambini sono venuti a prendermi con il papà alla stazione. Io ero così entusiasta che salita in macchina ho detto “Ragazzi, mamma apre un libreria per bambini, come la chiamiamo?” e mia figlia Rebecca ha risposto senza pensarci “Librambini, mamma!”…e come avrei potuto chiamarla altrimenti?!

E ora alcune curiosità che ci assillano da tempo e che abbiamo rivolto anche ad altri librai:
“Se qualcuno vuole regalare don Chisciotte ad un bambino di otto anni cosa consigli? Quali sono i libri più richiesto dai bambini? E dai genitori? I classici si leggono ancora?”
Se mi chiedono il Don Chisciotte sicuramente gli proporrei quello de Il Castoro, un bellissimo volume illustrato da Chris Riddell da leggere insieme la sera, magari un po’ per ciascuno (che non è bello smettere di leggere ai propri figli solo perché sanno leggere da soli!) e poi sicuramente “Il cuore di Chisciotte” di Gek Tessaro edito da Carthusia. I libri più richiesti nella fascia 6/9 sono sicuramente quelli di Stilton, ma non sempre quando entrano in libreria a cercarli alla fine escono con quelli, se riesco gli propongo un’alternativa, per far assaggiare qualcosa di diverso: spesso i genitori mi appoggiano in questi suggerimenti, si fidano e …

“Cosa consigli a un genitore che si lamenta che suo figlio non legge? E quando dicono che è troppo piccolo per i libri, che li strappa o se li vuole mangiare? O quando affermano (soprattutto i nonni! :-) ) che i loro bambini sono dei geni?”

La prima è una domanda davvero difficile…e la risposta varia a seconda del genitore e dall’età dei figli: generalmente se si tratta di un bambino suggerisco di leggere per loro perché credo fermamente che fino, ad una certa età, se non amano i libri è perché gli si è letto poco. Se invece siamo già in una fascia preadolescenziale, beh in quel caso il mio suggerimento è di far scegliere il libro al lettore perché probabilmente non ha ancora scoperto quale sia il suo “genere”.
Poi non esistono bambini troppo piccoli per i libri, basta proporgli quelli adatti per la loro età. Quanto ai geni… non ricordo mi sia mai capitato, o forse ho rimosso.

“Come ti poni nel confronti dei libri da supermercato? I bambini e i genitori entrano a chiederti libri commerciali? E come escono?”
Capitava all’inizio, ma ora è difficile che chiedano libri che trovano nei centri commerciali, orami sanno che da noi non ci sono (mi astengo dal fare nomi, posso vero?)

“Cosa pensi degli ebook per i bambini? I tuoi clienti li chiedono?”
Noi non li abbiamo, ma ci sono clienti-bambini che leggono anche dall’e-reader, ben venga, è sempre lettura!

Adesso alcune domande più serie, ma ugualmente importanti per entrare dentro alle dinamiche commerciali di una libreria:
“La libreria indipendente soffre dei legami commerciali tra editori e distributori, essendo l'ultima di in una catena: hai dei consigli per gli editori?”

Credo che sarebbe bello che le case editrici rispettassero le librerie indipendenti e magari le promuovessero, attraverso iniziative, incontri con autori, promozioni speciali. Purtroppo sono pochissime quelle che lo fanno.

“Perché una libreria funzioni deve essere ben inserita nel territorio: come ti sei mossa? Hai trovato apertura dalle scuole?”
Noi non siamo in una zona di passaggio quindi facciamo tanto volantinaggio, usiamo i social network e tanto tanto passaparola, che è la cosa migliore. Lavorare con le scuole è molto difficile, soprattutto in questo momento di crisi, ma noi facciamo visite guidate in libreria per le classi e organizziamo incontri con gli autori e con qualcuna ce l’abbiamo fatta.

Gli albi illustrati, queste meraviglie tra arte e poesia
“Ci spieghi cosa sono per te gli albi illustrati e cosa rappresentano?”
Io li adoro, infatti occupano quasi il 50% del nostro catalogo e sono quelli che proponiamo di più. Nello specifico io ho un debole per i silent books.

Fare rete, in questo momento storico, è molto importante:
"La tua libreria fa parte delle maggiori associazioni di Librerie Indipendenti. Noi crediamo che fare rete sia assolutamente necessario, per superare insieme la crisi. Ci racconti la tua decisione? Cosa comporta fare parte di entrambe le associazioni?”
Noi siamo associate ad Alir (Associazione delle librerie indipendenti) e facciamo parte del Coordinamento. Sono realtà molto diverse tra loro; il confronto e la collaborazione tra librai per me sono importantissimi, infatti lavoro tanto anche con libraie che non fanno parte dei due gruppi e libraie anche piuttosto lontane.

Eventi, laboratori, letture, festival:
"La vostra libreria crea eventi, laboratori, letture? Le persone partecipano attivamente? Cosa pensi dei festival, in generale? Sono efficaci, necessari, utili?”

Certo, noi cerchiamo di proporre sempre attività nuove (è indispensabile!) e devo dire che la risposta è abbastanza buona. Mentre l’appuntamento fisso del mercoledì pomeriggio per le letture ad alta voce è molto apprezzato, soprattutto nel periodo invernale. Poi è libero, senza bisogno di prenotazione e questo piace.
L’idea del festival è il mio prossimo obiettivo, forse un sogno non troppo lontano: ho in mente un progetto molto ambizioso in collaborazione con Alina Laruccia, della libreria Eleutera di Turi, in provincia di Bari, ma per il momento preferisco non aggiungere altro per scaramanzia. Come ti dicevo collaboro anche con libraie lontane… l’amore e la passione per il nostro lavoro annullano le distanze!

E infine, dopo averti investito dalle nostre mille domande, le ultime due:

“Qual è la domanda più assurda che ti è stata rivolta? E quale quella la cui tua risposta ti ha dato più soddisfazione?”

Ma il libro dopo che l’ho letto lo posso restituire?”, “No, mi dispiace, noi i libri li vendiamo, ma quando lo ha finito, se non sa dove metterlo, può regalarlo alla biblioteca!”

Grazie mille
Grazie a te Angela!

Angela


1 commento:

  1. Bellissima intervista. L'ultima risposta è semplicemente mitica!!!!! :-)

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