La mia vita tra i sogni e i libri ad incontrate una banda di piccoli lettori


Lei è la guida del appena nato gruppo di Mantova. Si è allenata partecipando agli incontri lupeschi di Verona e Carpi, dove tornerà anche con i nonni. Oggi vogliamo presentarvela e conoscerla meglio. Ecco a voi il racconto di Maria Sole Boni.
Ana
-----------------------------------------------------------------------------------------
C’era una volta una bambina piccina picciò che era nata in una città piccina picciò. Da piccola quella bambina non era affatto una lettrice. Non che in casa sua non ci fossero libri: certamente non erano tantissimi, ma erano libri, romanzi, che avrebbe potuto comunque leggere solo da grande.

MARIASOLE

Oggi quella bambina non è più piccina picciò, è cresciuta un po’ ed è una lettrice appassionata e vorace. Il suo primo incontro con i libri non lo ricorda neppure; conserva ancora, quello sì, un grande volume con la copertina grigia, ormai un po’ consunta, delle Favole di Andersen delle edizioni Hoepli, di cui ignora tutt’ora la provenienza. Ricorda poi di aver incontrato forse verso i dieci o gli undici anni Piccole Donne e Pippi Calzelunghe: oggi quei libri, quelli originali, non ci sono più sugli scaffali della sua libreria e la loro sorte rimane un mistero. Non ricorda esattamente neanche il formato o la copertina, le affiorano alla mente solo alcune immagini dai colori molto forti e contrastanti della ragazzina con le treccine arancioni e dei suoi inseparabili amici.

L’appuntamento con questi libri avveniva sempre sotto le coperte del suo letto.

La lettura non era però vorace e gli incontri con queste storie non erano del tutto appassionanti: ancora oggi ricorda la fatica del leggere, la fatica di leggere tante pagine di seguito, dovuta sicuramente alla mancanza di una frequentazione quotidiana con la lettura e il piacere di leggere. Le capitava pertanto di stare giorni e giorni senza leggere con il risultato che non si ricordava più tanto bene le vicende già lette e, spesso, doveva rileggere alcune pagine per riprendere il filo della narrazione.

Oggi si ritrova, dunque, a pensare alla sua infanzia di “non lettrice” con molto stupore e incredulità. Chissà forse su di lei, che è sempre stata una grande sognatrice, un giorno, magari proprio nei sogni, mago Merlino o la fata Smemorina hanno puntato la loro bacchetta magica e hanno deciso di fare una magia. Anche i fatti della vita, a dire il vero, ci avranno pur messo lo zampino: dieci anni passati tra gli scaffali di una libreria la cambiano la vita di un’aspirante lettrice, eccome. E se poi sono i libri per bambini a cambiartela, la storia diventa ancora più bella. Ora che è mamma, un sogno lo sta vivendo: leggere con sua figlia e per sua figlia. Ma essere mamma oggi non è sempre facile soprattutto se non si ha la possibilità di appoggiarsi come si vorrebbe ai nonni e allora la sua vita ha preso una nuova rotta. Continua a leggere con sua figlia e anche da sola, poco a dire la verità per passione, molto per studio e per lavoro perché la letteratura per bambini è una cosa seria: non ci si può improvvisare.
Poi ha deciso di continuare a coltivare i suoi sogni: uno tra tutti mettere su una banda di piccoli lettori e creare tempi e spazi per far conoscere a tutti i bambini il piacere di leggere e di crescere con i libri. Lo sa: tutti è una parola grossa ma per lei ogni bambino dovrebbe avere la possibilità di nascere al libro e alla lettura.

Così come ogni bambino dovrebbe avere il diritto di avere tempi e spazi per giocare. Il gioco e la narrazione di storie hanno molto in comune nel loro essere attività di per sé improduttive e caratterizzate da una inutilità immediata, praticate solo per il piacere del gioco o della lettura e dell’ascolto. Luciana Bellatalla è maestra quando dice che “leggere o ascoltare (una storia) non ci fa più istruiti […] ma ci rende più disposti a giocare, cioè a creare e ricreare il mondo” (L. Bellatalla - D. Bettini, Leggere all’infinito. Tra pratica e teoria della lettura, Mialno, Franco Angeli, 2010, p. 107.).

maria sole

Con il sogno che ogni bambino di oggi possa avere tempi e spazi per giocare e incontrare i libri, la nostra non più bambina piccina picciò si accinge ora, grazie a tre moschettiere e a tante nuove amiche, vicine e lontane, ancora da incontrare di persona, a coltivare e magari realizzare un altro sogno: far parlare gli adulti (non tutti magari ma tanti) di libri per bambini, anche a Mantova.

La sua nuova avventura è iniziata: certo che proprio dai nonni dovevate farla cominciare!

Buona strada a tutti,

Maria Sole










Nessun commento:

Posta un commento