TRADURRE JIMMY LIAO – un racconto di Silvia Torchio
Prima di definirmi
traduttrice di Jimmy Liao, mi piace pensare e affermare di essere una
sua grande estimatrice. Ho incontrato le sue opere in Cina e mi sono innamorata a prima vista di un’opera
che ha proprio come epigrafe alcuni passi della poesia “Love at first sight”
della Szymborska: Turn Left Turn Right
(Taipei, Locus Publishing, 1999). Poi non è stato difficile conoscere le altre
opere: nelle librerie cinesi immensi scaffali sono solo dedicati a lui e alla
sua produzione.
Per una serie di coincidenze fortunatissime sono diventata la sua traduttrice
ed è banale, ma sincero, affermare che
si è davvero realizzato un sogno.
Sono laureata in Lingua e Letteratura Cinese e ho vissuto per diverso tempo in
Cina, ma non basta per tradurre Jimmy Liao.
Il mio approccio ai suoi testi è sempre stato istintivo: li leggo e accolgo
come pure poesia. Li intuisco e mi emozionano. E poi li traduco. Ho cercato fin
da La Voce dei Colori (Torino, Ega, 2011)
di essere il più fedele possibile al testo originale, restituendo la liricità che
li contraddistingue. Ma non sono un’esperta di albi illustrati ed è per questo
motivo che a partire da Una Splendida
Notte Stellata (Torino, Ega, 2013), e soprattutto con l’ultimo albo uscito,
Abbracci (Torino, Ega, 2014), è stato
per me fondamentale il supporto dello studioso Luca Ganzerla. Mi ha aiutato
nella traduzione a legare le parole alle immagini, a trovarne i rimandi più
nascosti e interessanti.
Abbracci ad oggi è forse stato il
testo più impegnativo. Più lungo sicuramente, ma non solo per quello. Il cambio
di registro narrativo è notevole: ogni testo legato ad un abbraccio si deve
adattare ad una determinata situazione che l’animale illustrato simbolicamente
rappresenta. Ci sono vari giochi di parole e non sense e in questo caso posso
dire che, dopo 12 anni, ho riscoperto l’utilità della mia tesi di laurea,
dedicata alla traduzione dell’Ulysses
di James Joyce in Cina. L’analisi della trasposizione in cinese di vari giochi
di parole del capolavoro joyciano mi è tornato alla mente, applicando così alcuni
interessanti meccanismi di traduzione. E’ vero che in questi casi il lavoro è
più arduo, ma è anche più stimolante per un traduttore che può mettere alla
prova la sua immaginazione e creatività
letteraria.
Inoltre bisogna ricordare, per Abbracci,
ma anche per le altre sue opere, che in cinese con pochi caratteri si possono
esprimere concetti molto lunghi e articolati. Gli stessi concetti in italiano,
per essere ben spiegati, necessitano di un numero di parole elevato. Se questo
è già un problema in opere come La Luna e
il Bambino (Torino, Ega, 2012) o La
Voce dei Colori, in Abbracci lo è
ancora di più, data la sua struttura grafica che è altrettanto importante
nell'economia del testo e deve essere mantenuta quanto più possibile. Jimmy
Liao nasce come grafico pubblicitario e sa molto bene quanto sia importante
l’impatto visivo. Nelle sue opere il legame tra le parole e il testo è
fortissimo. Entrambi si supportano. Molte illustrazioni, come si suol dire,
parlano da sole, e spesso lui lascia che sia proprio così. L’assenza di parole
è altrettanto significativa quanto la loro presenza.
Ulteriore elemento da considerare è che
Jimmy Liao scrive per un pubblico eterogeneo. Il suo target di riferimento non
sono bambini e quindi nei testi non fa sconti. Le sue opere non sono
edulcorate: parlano della vita, in ogni suo aspetto. Sono spesso intrise di
malinconia, ma sempre ricche di speranza. Parla della morte, della malattia, ecc..
il testo di riferimento è perfettamente pertinente a questa poetica. In Italia,
però, le sue opere sono inserite sul mercato editoriale come libri rivolti ai
bambini e quindi nella traduzione, cercando di rimanere il più fedeli
possibile, è bene considerare il target, operando qualche adattamento. Si tenga presente che, ad
esempio, nella versione americana de La
Luna e il Bambino e de La Voce dei
Colori, la traduzione è stata adattata proprio in virtù di questa esigenza.
Oltre ad eliminare numerose pagine, alcune immagini sono state censurate. Non è
il nostro caso. Non vi è mai alcuna censura,
solo una resa più adatta ai bambini in termini linguistici per quanto
riguarda alcuni aspetti più delicati.
Un’ultima curiosità.
Tra i quattro albi finora pubblicati, quello su cui ho maggiormente apportato
delle modifiche è La Voce dei Colori.
Nell'originale il testo è quasi una didascalia delle immagini, molte volte non
c’è quasi nessun riferimento tra una pagina e quelle precedenti e successive.
Il rapporto che hanno gli orientali con le illustrazioni è ovviamente molto
diverso dal nostro e non è difficile comprenderlo pensando alla loro lingua costituita
propriamente da immagini. Ma per noi è diverso e quindi è stato il caso di
creare, senza sconvolgere il senso generale, un ponte tra i mondi che la dolce
ragazzina incontra, rendendo il suo viaggio accessibile anche a noi.
Ed è proprio questo che mi auguro: continuare, insieme agli Amici di Jimmy e a
tutti coloro che ci sostengono, e rendere possibile il viaggio e la scoperta
del meraviglioso mondo di Jimmy Liao.
Io lo adoro!
RispondiEliminachi non lo adora? Una volta scoperto non ne puoi fare a meno!
Eliminaanche io! :-)
RispondiEliminaEmanuela, stasera nel gruppo facebook abbiamo l'evento LIA incontra LIAO! Ti aspettiamo! ;)
Eliminahttps://www.facebook.com/events/297494467110794/?ref_newsfeed_story_type=regular