Testi a cura di Luca Ganzerla, Dottore di Ricerca, esperto e studioso di
Letteratura per l’infanzia. (elaborazione parziale di
una recensione comparsa sul blog lettura candita)
Per
i bambini invisibili, per gli adolescenti non allineati, per qualsiasi adulto.
Una
ragazza. Superfluo il nome. Potrebbe vivere in qualsiasi nazione, in qualsiasi
continente. Pagina dopo pagina la sua vita si apre, si concede ai nostri occhi,
ai nostri pensieri, ai nostri percorsi narrativi.
Mio papà è sempre al telefono. Ogni sua chiamata sembra di vitale importanza. In ogni caso, non ho molto da dirgli e probabilmente lui, allo stesso modo, non sa di cosa parlare con me. |
Si
racconta, la ragazza, «fino all'età di
sei anni ho vissuto con i miei nonni in montagna, dove di notte le stelle erano
immense e splendenti.» I primi anni della sua vita si sono srotolati a
diretto contatto con la Natura. Qualche pagina più in là, la ritroviamo con una
mamma «molto occupata col lavoro e con
i suoi tanti amici» e un papà «sempre al telefono. Ogni sua chiamata sembra di vitale importanza. In
ogni caso, non ho molto da dirgli e probabilmente lui, allo stesso modo, non sa
di cosa parlare con me.» La ragazza non vive più immersa nella Natura.
Quello che ha lungamente desiderato, ritornare in città dai suoi genitori, si è
presto rivelato qualcosa di sgradevole e avvilente. E come se non bastasse,
l’incedere inesorabile della vita si prende anche il nonno. E allora, sì che
tutto crolla, o tutto potrebbe crollare.
Dopo la scuola, siamo andati insieme in ospedale per cambiare le fasciature... |
In
queste condizioni si può rimanere travolti, oppressi dalla “non speranza”, a
meno che non si incontri inattesa l’opportunità della rinascita in una voce, in
un volto, in un’altra anima fragile eppure fortissima «durante una fredda notte d’inverno, mi sono
svegliata da un sogno e ho sentito qualcuno cantare. Ho visto un ragazzo
sconosciuto sdraiato sul tetto sulla casa della anziana signora. Cantava
dolcemente verso un cielo carico di neve. Con i suoi modi felici e spensierati,
era come se provenisse da un altro pianeta.»
La ragazza
incrocia spesso quel ragazzo schivo, accompagnato dal suo cane, che adora
correre sotto la pioggia. Una volta lo vede in un vicolo circondato da coetanei
con cattive intenzioni. La ragazza non tollera le ingiustizie. Lo salva.
Finiscono entrambi ammaccati in ospedale e lì, dal niente, sboccia il fiore
dell’amicizia. Si capiscono, si confidano, si liberano. Insieme partono. Come
per ogni romanzo di formazione, è nel viaggio – solitario o condiviso con un
compagno fidato – che il cambiamento fiorisce. Meta? La casa del nonno in
montagna. Sì, proprio là, dove i ricordi prendono vita. Dove la Natura riannoda
con placida pazienza i fili del passato dell’uno e dell’altra per aprire a
nuovi orizzonti. Insieme hanno attraversato le rispettive vite. Si sono sorretti.
Sono cresciuti. Sono rinati. Le insormontabili paure di un tempo sono tornate
piccole. Cosa ne sarà della ragazza? E del ragazzo? A ciascun lettore scoprirlo
e riscoprirlo. Perché nella lunga e toccante strada di ogni storia creata da
Jimmy Liao ci sono sentieri che aspettano lettori coraggiosi per condurli là,
in quel posto speciale, dove «quando
sollevi lo sguardo verso il cielo stellato, il mondo prodigiosamente si
trasforma.» Là, dove tutto ebbe inizio.
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