Per parlarci di lui abbiamo chiesto l'aiuto di una nostra amica, Simona Calissano. Insegnante
di scuola dell’infanzia e mamma, appassionata di storie e
illustrazioni, si è laureata, udite udite, con
una tesi su Alessandro Sanna.
Di Alessandro Sanno hanno detto che "sviluppa la sua immaginazione tra le folte nebbie della pianura Padana e grazie all’influenza del grande fiume Po.".
Forse è per questo che Simona si è innamorata della danza evocativa e misteriosa degli acquerelli di Sanna.
Lasciamo la parola a Lei, che ci guiderà nel mondo evocativo dell'artista.
Valeria
“Togliere invece che
aggiungere
vuol dire riconoscere
l’essenza delle cose
e comunicarle nella loro
essenzialità”.
Bruno Munari
“Non
bisogna spandere indifferentemente parole su un foglio bianco quando
non ce n’è bisogno” scrive Ermanno Olmi nella sua breve
introduzione al capolavoro di Alessandro Sanna. Le parole del
regista, asciutte e vere, sono perfette per spiegare l’essenza
dello stile dell’Artista italiano. Sono parole, inoltre, che
regalano una delle definizioni più semplici e, al tempo stesso, più
immediate e pregnanti di silent book. Nei libri come “Fiume
Lento” non ci sono parole, perché le illustrazioni di squisita
eleganza e di forte impatto emotivo parlano senza bisogno di
aggiungere un testo. Le immagini, infatti, danno vita a molteplici e
densi significati che dialogano col mondo interiore del
lettore, il quale diventa egli stesso un narratore, una cassa
di risonanza non per una, ma tante storie.
Le illustrazioni
risuonano nell’animo di chi le osserva, portano a galla sensazioni
e sentimenti, evocano una capacità di immaginazione tutta personale.
Forse anche per questa “libertà” e per le infinite possibilità
che spalancano, i silent book non di rado “spaventano” gli
adulti, i quali si sentono perduti senza un testo cui ancorarsi;
mentre sono immediatamente e pienamente accolti dai piccoli, proprio
perché letture accessibili e senza età. Il mondo
dell’illustrazione è particolarmente vicino al pensiero del
bambino: assai stimolante per lo sviluppo cognitivo, costituisce
anche uno strumento molto efficace per imparare a riconoscere,
affrontare e restituire le emozioni. Il libro offre una mediazione,
un filtro proprio grazie alle figure che danno forma e colore al
vissuto dei più piccoli (e non solo). Del resto, non bisogna
dimenticare che la cultura contemporanea è caratterizzata da un
predominio delle immagini: da qui l’importanza di imparare a
guardare e di educare al gusto.
Fiume Lento è un
libro fluido, la scelta dell’acquarello è quella apparsa
più naturale: “per fare il cielo ci vuole acqua, per fare la
terra ci vuole acqua, per fare tutto ci vuole acqua” ha
spiegato Sanna in un’intervista. “L'acqua soprattutto direi
che mi affascina perché non la puoi impugnare, non la puoi predare e
poi è la grande madre della vita assieme all'aria”. Infatti
nell’opera il Grande Fiume è una metafora della creazione e
dell’esistenza. Le stagioni che si susseguono in maniera circolare
e la natura come protagonista (sia quando dispensa i suoi doni, nel
rigoglio della primavera, sia quando colpisce e ferisce, come durante
un’alluvione) sono i temi universali del libro. Un testo che
potremmo definire anche “cinematografico”, sia perché
sfogliandolo sembra di scorrere una pellicola (dove le tavole
rappresentano i fotogrammi), sia perché si tratta, in fondo, di un
omaggio all’arte di saper osservare: frequenti gli omaggi alla
pittura (Antonio Ligabue) e al cinema stesso (“Riso amaro”). Il
ricordo va allo stesso Olmi (che ha dedicato film e documentari al
fiume Po), ma anche a Paolo Rumiz e al suo “Morimondo”; infine,
pur nella diversità di ambientazione, la cura minuziosa dei
particolari, delle atmosfere e l’amore reverenziale per la natura
richiamano Mario Rigoni Stern e i suoi splendidi, sobri racconti
sulla natura, gli animali e gli uomini semplici.
Come già accennato, la scelta tecnica è ricaduta sugli acquarelli realizzati su sfondo bianco, le cui tinte seguono il ritmo naturale, da scure e fredde a più luminose e calde. La narrazione si suddivide in quattro capitoli, ciascuno dei quali dedicato ad una stagione (a partire dall’autunno). La prima tavola di ciascun capitolo si espande su tutto il foglio, mentre nelle pagine successive troviamo tre o quattro tavole che si susseguono una sotto l’altra, con una pausa sottile. Agli elementi naturali (l’acqua, il cielo) è lasciato molto spazio, mentre le figure umane sono quasi sempre piccole (a suggerire la forza soverchiante della natura stessa). Lungi dall’essere statici, i disegni suggeriscono il movimento (dell’acqua, delle nuvole, del vento, degli uccelli in volo) e anche la musicalità (della pioggia, della danza dei fiocchi di neve o dei semi primaverili). Eleganti e vibranti, le illustrazioni si prestano ad essere “lette” più e più volte, per coglierne tutte le sfumature di colori e trame.
Come già accennato, la scelta tecnica è ricaduta sugli acquarelli realizzati su sfondo bianco, le cui tinte seguono il ritmo naturale, da scure e fredde a più luminose e calde. La narrazione si suddivide in quattro capitoli, ciascuno dei quali dedicato ad una stagione (a partire dall’autunno). La prima tavola di ciascun capitolo si espande su tutto il foglio, mentre nelle pagine successive troviamo tre o quattro tavole che si susseguono una sotto l’altra, con una pausa sottile. Agli elementi naturali (l’acqua, il cielo) è lasciato molto spazio, mentre le figure umane sono quasi sempre piccole (a suggerire la forza soverchiante della natura stessa). Lungi dall’essere statici, i disegni suggeriscono il movimento (dell’acqua, delle nuvole, del vento, degli uccelli in volo) e anche la musicalità (della pioggia, della danza dei fiocchi di neve o dei semi primaverili). Eleganti e vibranti, le illustrazioni si prestano ad essere “lette” più e più volte, per coglierne tutte le sfumature di colori e trame.
Le pagine numerose e dense e
l’ampio formato sono un invito a prendersi del tempo lento
per immergersi (è proprio il caso di dirlo!) nella
lettura.
“Il fiume
per me è una dimensione mentale ed è appunto quella dimensione che
mi ha portato a creare le immagini che sono diventate libro. Un
romanzo o un poema per immagini sul fiume Po. Un libro realizzato con
acqua e colori alchemicamente mescolati e cucinati per restituire le
emozioni del cielo e della terra che fanno da sfondo al fiume. Al mio
fiume mentale”.
Alessandro Sanna
Simona cura un blog personale, “Leggo per te”, e l’omonima pagina facebook; gestisce la rubrica sui libri per l’infanzia del webmagazine “Le Nuove Mamme”.
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