I lupi di Brescia


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Lonato del Garda, indirizzo top secret (casa mia) Giovedì 11 settembre ore 15.30/15.45 arrivano Valentina ed Elena che sanno dove abito, con Elena che si perde per strade ciclabili ma riesce ad arrivare nella ridente campagna di Sedena, frazione in cui vivo… Ana dispersa e con macchina che la lascia a piedi, andiamo a recuperare Isabella al bar del Luppolo (noi non facciamo mai nulla a caso…),
arriva la mia collega Monica e un po’ disorientate per questa partenza sfortunata,(dovevamo essere una decina ci siamo ritrovate in 5) entriamo in casa.

Saliamo sul soppalco dove in salotto ho ricreato un’atmosfera “tenebrosa”: luci soffuse, locandina del libro “La maschera” modificata da mio marito con Attenti al lupo-beware the wolf (noi siamo il gruppo bilingue…) e….. cibo e vivande in caso di fame da lupi….
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16.30: si parteeeeee!!!!!

Leggiamo la filastrocca “Cappuccetto Rosso e il Lupo” che suscita i sorrisi di tutte e cominciamo ad entrare in argomento lupi rispondendo velocemente alle domande forniteci dal trio A A A.

Tutte noi abbiamo incontrato per la prima volta il lupo nella fiaba di Cappuccetto Rosso; era il classico lupo cattivo che rappresentava un ostacolo per la protagonista. Negli albi portati invece i nostri lupi sono buoni, sfortunati, divertenti, sciocchi, educati ed istruiti, perché in linea con il cambiamento degli ultimi anni che tende a rendere il lupo buono, saggio e filosofo, vogliamo andare contro lo stereotipo, seguendo l’evoluzione della società, ormai aperta alle novità e alle diversità. Nonostante ciò, riteniamo che la vecchia figura del lupo sia necessaria per crescere, per mostrare ai bambini che esiste anche il male e che non vivono in un mondo da fiaba in cui tutto è buono e bello … I bambini sono terrorizzati soprattutto dai denti e dall'oscurità che il lupo rappresenta, ma quando si arriva a dir loro “ti mangio” tutti ridono, perché è la mamma che legge e ovviamente non hanno paura della mamma.

Tendenzialmente gli albi portati, tranne quelli di fascia d’età superiore ai 6 anni, sono stati letti ai nostri bimbi e successivamente parleremo delle reazioni, analizzando libro per libro. Poi abbiamo parlato di noi e di come le nostre paure fossero legate soprattutto al buio e all’irrazionale. Ci siamo divise per quanto riguarda il finale di Cappuccetto Rosso; io non ho ancora letto Cappuccetto Rosso al mio bimbo per gusto personale, quindi ho eluso la possibilità mentre le altre membri del gruppo hanno letto la storia senza alcun problema per il finale, sempre per la logica che i bimbi non devono avere tabù, tantomeno quello della morte.

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Il lupo è il classico personaggio malvagio, perché vive nel bosco quindi segue lo stereotipo di qualcosa che non è addomesticabile e di conseguenza ciò che non rientra negli schemi è diverso in senso negativo. Non avevamo lupi mannari, ma lupetti inglesi, perché personalmente, oltre alle rappresentazioni dei lupi nelle varie culture analizzate da Ana sul blog (ci ha colpito quella indiana), mi sono soffermata sulla cultura celtica, per la quale il lupo ha un ruolo benefico. Infatti seconda la tradizione irlandese il re supremo fu allevato dai lupi ed era sempre attorniato da essi, per cui più di una tribù prese il nome dal lupo, considerandolo un antenato e una bestia totem.

Prima di cominciare ad analizzare i libri veri e propri, procediamo con una introduzione, leggendo Cappuccetto Rosso: una fiaba vera di Stefano Calabrese e vedendo che, come afferma anche la tradizione orale, la favola in realtà avesse risvolti crudi e perversi, legati al cannibalismo e alla sfera sessuale. Leggiamo anche una storia legata al territorio Il lupo e le tre ragazze di Borgoforte (provincia di Mantova), una chicca nostrana … (per approfondimenti chiedere a Valentina) 

Finalmente possiamo mettere sul banco i libri e rimaniamo sorprese dall’ enorme quantità di lupi accorsi tra noi (p.s. pensa che son rimasti fuori “Una zuppa di sasso”,” Il lupo che voleva essere un pecora”e altri..) Decidiamo di eliminare gli albi in cui il lupo è solo una comparsa (vedi “Il fatto è”….) e ci concentriamo su quelli in cui è protagonista, seguendo un filo conduttore ragionato.

Cerchiamo innanzitutto di proporre un lupo per tutti i bambini e ragazzi, dividendo gli albi per fascia di età:

1) I primi incontri con i lupi da 1 a 3 anni:Lupo Baldo”, “Aiuto arriva il lupo”, “Lupo lupo dove sei” (il cui pop up finale per un po’ di tempo ha spaventato i figli di isabella, mentre personalmente avrei temuto la distruzione del bellissimo lupo da parte del mio Matteo spacca tutto…) e “Buongiorno Dottore” (per il quale i figli di Isabella hanno inventato un bellissimo finale alternativo, in cui picchiando il dorso del libro, riescono a cacciare il lupo, impedendo la strage…)

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2) Incontri con il lupo per bimbi più grandi da 3 a 6 anni:Sono il più forte”, “Sono il più bello”, “Sono il più furbo” (Adoriamo il trittico di Ramos che fa ridere mamme e bambini!!!!), “Un lupetto ben educato”, “Dottor Lupo” (in cui siamo rimaste sorprese da come le illustrazioni incutano paura e portino a pensare che il lupo sia cattivo, mentre in realtà è buono e cura il coniglietto), “Il canto di lupetto” (adorabile e dolcissimo).

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3) Incontri di lupi e bimbi grandi dai 6 anni: “I lupi nei muri (inquietante e perturbante graphic novel con capovolgimento finale della situazione iniziale, anche qui ci hanno colpito tantissimo le illustrazioni che portano fuori strada e fanno pensare a una situazione tragica, quando in realtà non succede nulla di negativo…), “San Francesco e il lupo. Un’altra storia” (le illustrazioni ci hanno lasciate a bocca aperta, sono dei veri e propri quadri e la storia è molto tenera , perché fa vedere come il lupo e San Francesco si cercano e alla fine stanno sempre insieme, perché ha l’odore di un uomo buono) “Il lupo è morto anzi no” (divertente libro con illustrazioni da cartone animato, in cui tutti i personaggi delle fiabe si recano a far visita al lupo morto, che alla fine si scopre non essere nella bara, perché “A pensarci bene, però, non poteva finire altrimenti: come si farebbe senza il lupo delle fiabe” Frase che per noi rappresenta l’essenza dell’incontro: cosa faremmo senza il lupo??????)

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A questo punto esauste, accoccolate sui divani mentre fuori imperversa un tempo da lupi con tuoni fulmini e grandine, rimaste in quattro causa lupetti affamati di una di noi che reclamano mamma lupa, ma determinate a terminare quello che ci eravamo prefissate, ci concediamo un’altra pausa rifocillante (anche a metà del percorso nel bosco precedente…) e concludiamo analizzando tre diversi aspetti del lupo:

1) English Wolf con due libri portati dalla sottoscritta, per evidenziare la positività della figura del lupo, secondo la tradizione celtica: “Good Little Wolf” e “The Good little wolf”, con due dolcissimi lupetti per bimbi piccoli e per bambini più grandicelli alle prese con le prime letture autonome.

The Good little wolf

2) Cappuccetto Rosso tradizionale vs Rivisitazione con: “C’era una volta… la magica scatola delle fiabe. Cappuccetto Rosso” (meravigliosa fiaba tradizionale con carousel animato che permette di vedere 8 scenari), “Un piccolo cappuccetto rosso” (rivisitazione della storia tradizionale, in cui alla fine cappuccetto da la caramella avvelenata al lupo, ci hanno colpito le illustrazioni con bicromia nero-rosso anche per le scritte e il lupo bulletto stilizzato e con bellissime espressioni), “Chissà se oggi incontrerò il lupo” (rivisitazione della fiaba tradizionale con un logorroico monologo di cappuccetto, ma con dolce finale in cui i due si coccolano abbracciati nel mantello di lei, anche qui gioco di colori nero-rosso e bianco per risaltare i due protagonisti)

Un piccolo cappuccetto rosso

3) I tre porcellini tradizionale vs rivisitazione con: “I tre porcellini. Fiabe da toccare”, “La vera storia dei 3 porcellini” (la storia è scritta dal punto di vista del lupo che indirizza una lettera al lettore, spiegando la sua versione dei fatti, è in carcere perché nessuno gli crede, ci siamo divertite davvero un mondo a leggere le sue giustificazioni, di come a causa di un raffreddore abbia spazzato via le casette e mangiato i maialini per non sprecare cibo…), “Tre lupi” (particolare storia con illustrazioni vintage che meritano di rientrare nella bibliografia lupi…)

La vera storia dei 3 porcellini

A questo punto, con mio marito e Matteo rientrati a casa da mezz’ora e che reclamano la cena, abbiamo affrettato le analisi, firmato il quadernone del gruppo che ci seguirà ogni volta, scritto una frase a ricordo della giornata e alle 19.30 circa, mezze distrutte, ma ancora in vena di chiacchiere, ci siamo salutate e date appuntamento al prossimo incontro di un gruppo che vorrà essere itinerante e cambiare location di volta in volta, per omaggiare in ogni occasione una diversa padrona di casa, come si fa tra amiche!!!!

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P.S. DATI TECNICI E PRECISI DEI LIBRI NELLE SCHEDE LIBRO, QUI HO SOLO RIPORTATO LE LINEE GUIDA ….PER LO SPECIFICO RIMANDO ALLE SCHEDE COMPILATE SINGOLARMENTE.

Che impresa ma che soddisfazione questi lupi auhhhhhhhhhh

Sara Franchini (Guida del primo incontro del gruppo di Brescia)

(design post by Ana….. che lavoro! quanti bel libri!)

1 commento:

  1. Grazie Sara...relazione impeccabile e dettagliata...sei stata una guida eccellente...alla prossima Monica

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