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Il nonno bugiardo

Il nonno bugiardo
di Alki Zei
illustrazioni di Andrea Artinori 
Traduzione di Tiziana Cavasino 
Camelozampa ed. 



Il tema nonni mi è rimasto nel cuore da quando è stato affrontato dai nostri gruppi di lettura. Il secondo nostro tema in assoluto. I nonni sono persone speciali che rimangono con noi per sempre. Ne avevo parlato qui. Era stata per me l'occasione di scoprire un capo saldo della letteratura per l'infanzia italiano: "Mio nonno era un ciliegio" di Angela Nanetti. 

Mi sono avvicinata a questo nonno bugiardo in punta di piedi perchè, diciamolo, l'emozioni leggendo il libro di Nanetti erano tante e la "paura" di cadere nei ricordi proprio nei giorni di natale era forte. Ma questo nonno mi ha travolta con le sue storie. Perché è un nonno attore, letteralmente, proprio in un momento della mia vita che vede il teatro protagonista, un teatro che attraverso un percorso con ragazzi delle medie è rientrato con forza a sconvolgere i miei pensieri, lo studio, le letture. Perché i libri, ormai lo so... ti scelgono! 


"Traoré non voleva diventare un attore, ma recitava a teatro per acquisire coscienza di sé nel lavoro e nella vita." 

Il nostro protagonista, Andonis, è un ragazzino in quella età difficile in cui sei ancora un bambino ma ti senti anche abbastanza grande, a volte. Passa i pomeriggi in compagnia del nonno perché il papà lavora fino a tardi e la mamma è spesso via a fare il suo importante lavoro da archeologa. Il nonno arriva sempre tardi e racconta sempre perché. Ma Andonis non crede una sola parola di tutte le storie che suo nonno racconta. Attraverso di esse conosciamo un nonno che ha vissuto in esilio, ha studiato per diventare attore, ha lavorato come trovarobe ed è stato prigioniero di guerra in Africa. Non parla mai della nonna. Ma ha mille pensieri per Margot, una donna conosciuta per un brevissimo tempo a Parigi. 

Andonis viaggerà a Parigi con il nonno e conoscerà i suoi allievi attori. Imparerà a edere suo nonno attraverso gli occhi degli altri. Riceverà aiuti e consigli da un nonno aperto e accogliente. Andrà con lui a Kos per conoscere la nipote di Margot. 

Attraverso tutte queste "avventure" Alki Zen affronta temi importanti come il razzismo e l'accoglienza, l'amicizia e l'amore, il rispetto, il coraggio, la verità e la morte. In molti casi proponendo due visioni diverse a questi temi come nel caso dell'immigrazioni in cui vediamo un nonno emigrato e accolto a Parigi durante la guerra e i compagni di Ardonis, arrivati in Grecia come rifugiati ma rifiutati da un mondo adulto che non accetta che i bambini possano creare le proprie amicizie.


" "E questo povero bambino, che viene a scuola dopo la notte insonne, quei signori dei tuoi compagni di classe non lo vogliono" s'infuriò il nonno.

"Non è colpa loro... sono i genitori che gli permettono di frequentalo" protestò Andonis.
Apriti cielo e fai calmare il nonno adesso! Si mise a camminare su e giù -come faceva spesso quando leggeva le scene dell'Amleto ad Andonis- e a parlare di ingiustizie, di odio e xenofobia e a dire che tutte le persone sulla terra hanno gli stessi diritti e "Tu non puoi, signore Pinco Pallino, impedire a tuo figlio di parlare con un bambino che ha sonno, solo perché tuo figlio può dormire bello tranquillo nel lettino della sua cameretta..." "

Come genitore, perchè i libri arrivano, come dicevamo, nei momenti giusti, mi ha molto colpita la critica importante che l'autrice fa ai genitori di oggi, assenti dalla vita dei figli per colpa del lavoro. Critica lieve nelle parole e nei pensieri di Andonis che pur soffrendone trae, come ogni bambino sa fare, la infinita bellezza dei momenti passati insieme. Ma forte come un pugno nello stomaco se a leggere è un genitore, anche se presente. Perché siamo stati anche bambini che soffrivano assenze. 

Camelozampa riporta in Italia una grande autrice per ragazzi. E lo fa con una edizione curata in un libro che usa un carattere ad alta leggibilità (Easyreading font). Vi consiglio di leggere "LETTORI OGGI, CITTADINI DOMANI" per sapere di più su Camelozampa e su il loro lavoro inestimabile a favore della letteratura per ragazzi in Italia. 

Buone letture!

Ana

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