indovina l'illustratore #12: Isol e l'arte di essere irriverente

Questa volta l'illustratore abbiamo deciso di andarlo a conoscere...

Isol, illustratrice argentina divertente e scansonata, il 18 febbraio ha inaugurato la mostra a lei dedicata a Roma, presso la Biblioteca Europea, in via Savoia, 15, fino al 14 marzo.

Durante l’inaugurazione Isol ha incontrato alcuni ragazzi di una scuola media romana, che avevano in precedenza lavorato sui suoi libri.

Noi di LIA c'eravamo: Marcella e Valeria inviate speciali!



Isol, nome d'arte di Marisol Misenta, classe 1972, vincitrice del prestigiosissimo premio Astrid Lindgren Memorial Award nel 2013 accolto i ragazzi raccontando la sua carriera.





Dopo l'accademia di Belle Arti di Buenos Aires, il sogno di Isol era diventare illustratrice. Ma non avendo ancora incontrato il Genio come la bambina incontentabile del suo libro "Cose che capitano", ha dovuto lavorare sodo, pubblicando i suoi primi libri da sola e in modo artigianale (utilizzando ad esempio la tecnica della serigrafia): Babazul, 1991, prima raccolta delle sue poesie, El Circo, un fumetto tratto da una canzone di Nick Cave, alcuni finti francobolli adesivi raffiguranti i suoi energici bambini.




Il suo stile va via via delineandosi: storie irriverenti illustrate con un tratto arruffato, infantile e creativo, che lei stessa definisce sporco.
Usa spesso il bianco e nero, che ben si sposa alle sue storie a volte un po' tristi o macabre: come il suo Tango, drammatico e pieno di pathos, che viene ballato da alcuni elefanti, diventando goffo e divertente, in forte contrasto con il testo.




Nel 1997 pubblica il suo primo libro, Vida de perros, che riceve la Menzione d’Onore al concorso A la orilla del Viento, organizzato da FCE publishers (Fondo de Cultura Económica, Messico), in cui la giuria definisce i suoi personaggi “pazzi”.





Pubblica poi altri libri: Scambio Culturale, Cose che capitano. La prima edizione di Scambio culturale viene pubblicata in bianco e nero, per contenere i costi.
Ma, dato il successo, la Casa editrice, lo ripropone a colori, pensandolo per un pubblico bambino.



Isol in realtà non pensa a un pubblico specifico quando crea. I protagonisti delle sue storie sono bambini, come bambina è Mafalda, grande eroina della sua infanzia, ma le storie hanno comicità, ritmo e irriverenza che lasciano anche agli adulti lo spazio per divertirsi.
Per le sue illustrazioni Isol predilige la linea e il tratto: disegna a matita o a china, utilizzando varie tecniche (ad esempio un "bastoncino" appuntito in Segreto di Famiglia).
Per lei fondamentale è l'espressività dei personaggi e riuscire a suggerire il loro umore e stato d'animo anche solo con la linea della bocca e degli occhi. Anche se il suo stile appare abbozzato e veloce, per realizzare ogni suo libro Isol impiega almeno un anno, tra schizzi, prove ed esperimenti.



Ha illustrato anche libri con testi di altri autori e parla di queste esperienze come momenti di grande crescita e confronto: mettersi "al servizio" di un altro testo, ci racconta, l’ha portata a modificare la propria tecnica, pulendo e ingentilendo il tratto.

Sperimentatrice creativa e vorace, Isol è anche una cantante pop: il suo ultimo lavoro è infatti un disco con 11 canzoni illustrato insieme ad altri artisti.
Ha una bellissima voce, con la quale ci ha deliziato dal vivo in una breve performance durante l’inaugurazione.
Dopo gli irriverenti "Il palloncino", "La bella Griselda" e il magico generatore di sogni "Notturno", l’ultimo lavoro che aspettiamo in Italia è "Tener un patito es útil", vincitore di numerosi premi, per il suo formato particolare ha dovuto attendere ben 6 anni prima della pubblicazione.




Come altro ci stupirà questa autrice ribelle?


Marcella e Valeria




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