Se la dislessia disturba la lettura...

 

Qualche giorno fa rileggendo un vecchio articolo sulla Dislessia, pubblicato in Selezione dal Reader Digest, nell'aprile del 1976, dove questa veniva definita, non solo "Un disturbo che crea mille problemi" e impedisce ai bambini di imparare a leggere, ma anche, cosa ben più grave, un disagio che "può farli diventare degli emarginati da adulti", mi sono domandata:


Quanta strada si età fatta, da allora, per arginare questo problema?

Cosa si fa oggi per individuare precocemente la dislessia?

Quanta informazione si fa, affinché nessuno sia lasciato da solo a capire?

Quante case editrici pubblicano libri con font ad alta leggibilità e sintassi più leggera?

La semplicità dei testi, prodotti per agevolare la lettura, in qualche modo, si scontra con contenuti poco appetibili?

Visto che in alcuni incontri erano stati portati libri che rispondevano a queste caratteristiche, ho pensato di condividere i miei quesiti nel gruppo.

Molte persone hanno dato il proprio contributo, in base alla propria esperienza, e per questo le ringrazio.

Però, ora, m'interessa riportare il racconto di una mamma, appassionata lettrice, che partecipa ai nostri incontri, e grazie ai quali ha potuto ricevere "informazioni" utili, per aiutare il figlio dislessico. Una mamma, che come molte altre, è diventata una vera e propria professionista, in nome dell'amore per i figli. Ringrazio Emanuela Incorvaia, che ha voluto condividere la sua esperienza con noi e il gruppo di Savona che è il suo gruppo di lettura LIA.

"Federico, 10 anni, dsa certificato dalla terza elementare.

Questo è il mio piccolo grande uomo che in prima elementare non riusciva ad imparare i giorni della settimana, in seconda non riusciva a memorizzare le tabelline e dalla terza, tutti i giorni deve affrontare le difficoltà legate al suo modo di essere, difficoltà nello studio e nel relazionarsi con compagni ed insegnanti.

Per lui è difficile dover spiegare ai compagni il motivo per cui durante le verificheusa la calcolatrice ( essendo anche discalculico ) o le varie mappe concettuali, o ancora il motivo per cui lui non legge mai ad alta voce davanti a loro.

Le spiegazioni spetterebbero alle insegnanti che purtroppo non sempre sono attente a queste "piccole" cose, non sempre sono preparate ad affrontare queste difficolta, che facilmente sono superabili con piccoli aiuti e accorgimenti.

Per ovviare a queste carenze, mi sono rimessa a studiare. La sera, messi a letto i miei tre pargoli, mi metto al computer e cerco mappe concettuali o schemi che lo possano aiutare a studiare. Tutto pur di non fargli perdere la voglia di apprendere e di conoscere.

Federico, ha la grande "sfortuna" di avere una mamma innamorata dei libri. 

Questo amore lo ha ereditato anche lui, ma i libri per la sua età sono molto difficili e spesso cercando di concentrarsi per tenere il segno o leggere facendo meno errori possibili si stanca e preferisce chiudere il libro e accendere la televisione.

Mi sono sempre chiesta se esistessero libri per una lettura facilitata, ma chiedendo in biblioteca o in libreria mi venivano proposti solo libri con racconti da bambini piccoli o prime letture in stampatello. Non esattamente indicati per la sua età. Ho anche provato a comprare i famosi libri di Geronimo Stilton pensando di aiutarlo con tutti quei disegni e quei diversi stili di scrittura, ma mi sbagliavo; quello che credevo essere un aiuto in realtà lo distraeva maggiormente!

Poi ho conosciuto L.I.A. e le meravigliose donne che fanno parte del gruppo di Savona. Durante un incontro ho parlato di Federico e della difficoltà a trovare qualcosa di adatto alle sue problematiche ed ecco la risposta..i libri ad alta leggibilità!

Appena arrivata a casa ho curiosato su internet ( meravigliosa risorsa di conoscenza!!!) ed ecco che incontro "Hank Zipzer e le cascate del Niagara"... ordinato immediatamente. Appena arrivato l'ho consegnato all'interessato che lo ha divorato in una sola giornata. Era entusiasta! Per la prima volta mi ha raccontato tutta la storia che aveva letto. Non potete immaginare la mia gioia quando ho visto la sua voglia di tenere quel libro in mano!!! Ora ho ordinato gli altri libri della stessa serie e spero che li legga con lo stesso entusiasmo.

I bambini con disturbi di apprendimento non sono meno intelligenti degli altri o meno curiosi, anzi sviluppano una creatività superiore alla media perché devono cercare vie traverse per raggiungere obbiettivi che a tutti noi sembrano così semplici.

Hanno solo bisogno di essere incoraggiati e di poter usare i giusti mezzi per poter apprendere… o per poter coltivare una passione come la lettura! In fondo è quello che facciamo noi con i nostri bambini, il leggere storie prima di dormire, comprare libri adatti alla loro età per fargli amare ciò che noi amiamo..ora potrò permettere anche a  Federico di coltivare la sua passione… GRAZIE a voi!!"

Ringraziando  Emanuela per questa preziosa testimonianza, v'invito a partecipare attivamente sull'argomento.

Alessandra

Nessun commento:

Posta un commento