Ieri sera l’equipaggio era orfano del capitano-guida, Stefania, per un imprevisto dell’ultimo minuto, cosa che ha reso il nostro viaggio per libri una navigazione senza rotta.
Siamo partite dalla poesia dei silent book (“L’isola” dei Tolman, “L’onda” di Suzy Lee, “Jim Curious” di Picard e “La piscina” di J. H. Lee),
per passare alla precisione dei libri divulgativi (“L’inventario del mare” di Ippocampo, “Il mare e gli oceani a piccoli passi” e “Mare” de La Nuova Frontiera), che ci hanno portate, usando come ponte “Mare” di Rizzoli,
alla poesia di Tognolini con “Maremé” e “Sentieri di conchiglie” e alle “Fiabe di mare” di Calvino. Dopo di che abbiamo mollato gli ormeggi e ci siamo lasciate cullare dagli albi illustrati, uno dietro l’altro, senza soluzione di continuità. Tra risate e momenti di riflessione, abbiamo letto, raccontato o semplicemente sfogliato: “Oceano” di Corraini, “Guizzino”, “Se vuoi vedere una balena”, “Blub blub blub” e “Il re del castello” di Babalibri, “Arcobaleno” di Pfister, “Chi trova un pinguino” di Jeffers, “La furia di Banshee” di Chabas, “La balena della tempesta” di Davies, “Un pesce magico” di Zavrel, “Fu’ad e Jamila” della Zanotti, “La terra vista da qui” di Satoe Tone, “La spiaggia magica” di Orecchio Acerbo, “Giordano del faro” della Carioli, “Una storia che sa di mare” Di Stoppa, “L’ultima spiaggia” di Innocenti, “Acquaria” di Tessaro, “Quando Noè cadde dall’arca” di Cinquetti, “Perché il cane ha il naso bagnato” di Torseter e il bellissimo racconto “L’arca parte alle otto” di Hub.
E oggi, per restare in tema, mi sento addosso una strana sensazione di risacca, tanto blu negli occhi e onde nelle orecchie.
Nessun commento:
Posta un commento